Braglia: "Dobbiamo prima fare risultati e poi parlare"

09/10/2007 15:40

Piero Braglia, il martedì dopo la grave battuta di arresto di San Benedetto, non molla di un centimetro e, a differenza di altre circostanze, la sua analisi è tale e quale quella di domenica. Non una virgola di più, non una virgola di meno. Segno che sin da subito il mister aveva ben chiaro il quadro ma, soprattutto, segno che ora non è il tempo delle parole, se non quelle per ribadire che, prima di tutto, lui è il primo responsabile: " Dobbiamo prima fare risultati e poi parlare. Ci stiamo complicando la vita da soli: o si cambia atteggiamento o siamo su una brutta china. E questo vale prima di tutto per me che devo cercare di fare il mio meglio, visto che il presidente mi paga pure bene per questo. Sono tranquillo, perché continuo a credere in questa squadra e perché non sono un tipo che si spaventa. Tutto qui."

L'analisi a freddo della gara scorsa lascia un po' di amaro in bocca al mister maremmano: " Non ci sono stati grossi pericoli, eccezion fatta per una occasione nel primo tempo, peraltro con il giocatore avversario un po' decentrato. Ma i discorsi stanno a zero: siamo qui a commentare una nuova sconfitta. E' sicuramente un campionato di grande equilibri: si può perdere e vincere con chiunque, ma domenica almeno un punto, senza quel quarto d'ora finale da dimenticare, si sarebbe strappato. E non dimentichiamoci che noi tre palle gol pulite le abbiamo costruite".

Piero Braglia non le manda certo a dire e ieri c'è stato un primo chiarimento con la squadra dalla quale forse un pizzico si sente tradito: " Ho scelto giocatori forti, la responsabilità è prima di tutto mia, ma l'atteggiamento che hanno non mi piace. In questo non ci siamo proprio. Ieri ci siamo confrontati ma preferisco non parlarne. Se quello che ci siamo detti ha un valore lo vedremo domenica prossima. Anzi, io non mi aspetto "la" risposta, ma "le" risposte". Traducendo: si deve iniziare a girare bene non solo domenica contro il Gallipoli, magari sull'onda emotiva del patatrac precedente, ma acquisire un passo da squadra continua. Insomma, cambiare prima di tutto la mentalità, l'approccio.

Sullo specifico delle varianti tattiche e dei giocatori che scenderanno in campo domenica Braglia glissa non prima di aver voluto lanciare un messaggio preciso alla squadra: "Devo scegliere bene. Chi al posto di De Simone? Abbiamo Bono, Giampieretti e qualche altra soluzione ancora. Bellè? Riprende oggi gli allenamenti, vedremo se in gruppo o ancora da solo. Ho  quasi una settimana per scegliere gli undici da mettere in campo. C'è tempo".

Fabrizio Vincenti