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Silvio Giusti, viaggio all'inferno e ritorno
16/10/2007 21:44
Silvio Giusti è tornato a sorridere. La vittoria contro il Gallipoli ha rappresentato anche, volenti o nolenti, una sorta di sua personale rivincita contro chi lo aveva accusato di aver sbagliato a cedere giocatori come Di Gennaro e Monticciolo. La coppia di ex rossonero, se non altro, al Porta Elisa non hanno concluso granché.
Domenica c'è la Juve Stabia di Eziolino Capuano. Che ambiente ti aspetti?
'Mi aspetto un ambiente sicuramente difficile, su un campo difficile, però con le qualità tecniche e morali che ha questa squadra possiamo andarcela a giocare tranquillamente'.
E il campo sintetico?
'Loro saranno sicuramente più abituati di noi a quella superficie, però non dobbiamo trovare nessun alibi nel campo, bisogna andare lì preparati e sapere cosa ci aspetta'.
Ritroverai Eziolino Capuano che stava per diventare l'allenatore dei rossoneri. Polemiche in vista?
'No, da parte mia no. Capuano ha dimostrato l'anno scorso e sta dimostrando di essere un validissimo allenatore. Se il suo destino non ha incrociato quello di Lucca è perché il presidente ha fatto altre scelte, ma questo non vuol dire che Capuano non sia un bravo tecnico'.
Pensi che il pubblico possa fare la differenza?
'In altre situazioni, forse, al sud può fare la differenza, ma la Juve Stabia non è partita molto bene per cui non so che tipo di atmosfera troveremo. Comunque, non è mai il pubblico a fare la differenza, semmai aiuta, ma la differenza vera e propria la fanno i giocatori'.
Il giocatore che temi di più?
'A me piace molto Baclet, un italofrancese, un giocatore che abbiamo seguito anche noi come Lucchese. Ora è infortunato e non so se si è ripreso. L'altro è Caputo, un attaccante, proprio come Baclet. Gli altri non li conosco anche perché la Juve Stabia quest'anno ha cambiato molto'.
Se andiamo a vedere l'anno passato, il Pisa di Braglia aveva 11 punti esattamente come ora li ha la Lucchese.
'I campionati sono lunghi e ricchi di insidie e la Lucchese ha tutto il tempo per recuperare, basta ripeta le prestazioni che ha fatto con la Salernitana e con il Gallipoli. Se la Lucchese di domani sarà quella ammirata domenica contro il Gallipoli, dove ha dimostrato di avere fame, di saper soffrire e di voler vincere a tutti i costi, può risalire e dire la sua nel torneo'.
C'è qualcosa che, in questo scorcio di stagione, non è andato come ti aspettavi?
'Speravo di avere qualche punto in più in classifica, però sono convinto che abbiamo il tempo per poter recuperare'.
Com'è il tuo rapporto con il presidente Fouzi Hadj?
'Ho un rapporto di profondo rispetto con lui perché, secondo me, un presidente deve restare in alto nell'ambito di una società calcistica. Ma allo stesso tempo è un rapporto di stima e di amicizia, perché anche se gli do del lei, sono convinto che questi sentimenti tra noi esistono. Sempre, però, partendo da un principio di rispetto verso la figura del presidente'.
Sei consigliere di amministrazione oltreché direttore sportivo. E pensare che poco tempo fa eri a girare per l'Italia per compilare relazioni che nessuno, o quasi, leggeva. Cos'è successo? Bravo tu e incapaci gli altri, o è stata una serie di coincidenze a farti arrivare così in alto?
'Probabilmente sia l'una sia l'altra cosa. Ho beneficiato di alcune situazioni che potevano essere sfruttate meglio da chi mi ha preceduto in questo ruolo, senza fare alcun nome. Però anche il fatto di avermi messo in società nel consiglio di amministrazione mi fa molto piacere perché vuol dire che il presidente riveste in me delle aspettative e mi ha investito di responsabilità che mi hanno fatto capire che ha fiducia nel mio lavoro. E dico anche che aver girato l'Italia per due anni mi è servito molto per la conoscenza dei giocatori oltre ad essere una cosa che a me piace moltissimo e che ricomincerò a fare non appena la squadra avrà una sua fisionomia, una sua identità e la forza di andare avanti anche se una domenica manca questo o quel dirigente al seguito. Per questa nuova avventura abbiamo cambiato tanto, allenatore compreso, e a me sembrava giusto restare vicino ai ragazzi e al tecnico e affrontare tutte le partite insieme così da poter creare un gruppo vero e proprio'.
Gazzetta Lucchese