Braglia: "Domenica dipende principalmente da noi. Possiamo vincere, ma anche perdere, con chiunque"

19/10/2007 15:32

Abbottonato, molto più di quello che la temperatura odierna lascerebbe immaginare. Piero Braglia, il venerdì della vigilia della gara con la Juve Stabia, non ha particolari segnali da far arrivare all'esterno, tanto meno intende dare indicazioni precise sulla formazione titolare per Castellammare. Il gusto per la battuta, però, come al solito, non manca: "Vedrò quelle dei giornali e poi deciderò. Quella che mi piace di più la scelgo". Il discorso non si schioda dalla scelta degli undici ma Braglia glissa ripetutamente: "Mi chiedete di Bellè, che ieri ha fatto bene, ma vi anticipo solo che sarà nel gruppo. Zanetti? Si ha recuperato.Cipolla? Sarà determinante l'indicazione del medico che arriverà solo più tardi. De Simone in difesa? Potrebbe essere così come non essere. Di sicuro lui ha già giocato in quel ruolo, persino in una finale play off con il Pisa". All'appello delle domande sui nomi papabili manca quello di Renzetti, ieri schierato nel primo tempo, frazione di gioco dove spesso si intuisce l'intelaiatura base per la domenica: " Non fate di questi calcoli, la settimana scorsa più di uno di quelli che hanno preso parte al primo tempo della partitella del giovedì non hanno trovato posto la domenica. Su ieri posso aggiungere che mi sono piaciuti di meno quelli schierati nel secondo tempo". Stop, fine delle trasmissioni. Lo abbiamo detto tante volte: se il mister rossonero decide di non dire, non dice. Più facile spostare il tiro allora sulla partita: "Credo che noi si possa vincere contro chiunque e ovunque. Dipende solo da noi: se affrontiamo le gare con il giusto spirito abbiamo dimostrato di poter fare bene. Altrimenti possiamo perdere anche con chiunque. Ecco perché credo che sarà determinante soprattutto il nostro approccio alla gara. Di sicuro la Juve Stabia sarà molto motivata e desiderosa di uscire da una situazione che è oggettivamente difficile. Noi dovremo migliorarci nella capacità di evitare errori, argomento questo che ancora ci crea problemi, come testimonia anche la gara di domenica scorsa.". "Il terreno sintetico? - chiosa il trainer rossonero di fronte al tormentone che va avanti da giorni sulle presunte difficoltà legate alla superficie - L'ho già detto: sì, quello di Castellammare non è ben messo, ma ci giocano tutti. Non deve essere un problema, figuriamoci, io di parlarne mi sono già bello e rotto le scatole". Dagli spogliatoi arrivano un urlo corale, un segnale del clima disteso che si respira in questo momento. Non dura che un attimo: il mister è subito a richiamare alla concentrazione con un urlaccio dei suoi. Per scherzare ci sarà tempo,  lui è il primo a farlo, ora però c'è la musica del gladiatore che li aspetta in quel di Castellammare di Stabia. E soprattutto l'appuntamento con quella continuità nei risultati che potrebbe dare una svolta al campionato dei rossoneri. Finalmente.

Fabrizio Vincenti