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Lucchese - Crotone: il commento della Gazzetta
26/08/2007 23:38
Finalmente siamo partiti. La navicella rossonera ha preso il
largo in un torrido pomeriggio d'estate e sul suo cammino ha trovato un
Crotone capace di renderle la vita difficile per quasi tutto il primo
tempo. Roba da infarto, e non solo per la temperatura soffocante, ma
anche perché sembrava di vedere la truppa di Braglia impegnata in una
sorta di Corrida della serie dilettanti allo sbaraglio. Poi, per
fortuna e complici alcune scelte di Pierino la peste, la musica è
cambiata. Quello che era apparso solo un brutto anatroccolo è
diventato, se non uno splendido cigno, certamente qualcosa che gli si
avvicina. Almeno nell'impegno se non nei risultati concreti. Si sono
visti in campo giocatori come Briano, Dei, Bertolini, capaci di
entusiasmare il già freddo pubblico rossonero. Abbiamo ammirato un
Magnani lottatore indomito che ha fatto beccare tre cartellini gialli
ad altrettanti giocatori del Crotone grazie a suoi spunti personali. Si
è distinto nell'ultima parte un Bonfanti affamato di pallone ed è
proprio da uomini come lui, come Giampieretti, come altri ancora che il
mister si aspetta qualcosa di più sotto il profilo caratteriale e della
personalità, capaci, cioè, di portarsi dietro il gruppo o, almeno, la
sua fetta più grossa, visto che c'è chi, a tirare la carretta, ci pensa
già da sé.
Alla fine della partita Fouzi Hadj ha detto che erano mesi che non
si vedevano così tante palle gol al Porta Elisa. Peccato che non ci sia
stato nessuno che ne ha messe dentro almeno una in più del Crotone. E
aveva ben ragione Indiani a sorridere, visto che dopo 18 ore di pullman
la sua squadra è riuscita bene o male, più bene che male, a portar via
un punto prezioso.
Certamente qualcosa deve essere fatto per far tornare i conti. Il
pubblico ha apprezzato l'impegno della squadra e il suo gioco, ma
dovrebbe anche impegnarsi per riempire quei tremendi e orribili spazi
vuoti in curva ovest. Già, di chi è la colpa di cotanto abbandono?
Infine un plauso a, lasciatecelo dire, Ciccio Di Gennaro. Tre gol
all'esordio con il Gallipoli non sono pochi. Va bene che la Massese non
è la Juventus, ma una tripletta fa bene al morale e non è cosa di tutti
i giorni. Quando il bomber napoletano arrivò a Lucca, ne fece altri tre
al Grosseto e tutti gridarono al nuovo messia. Sappiamo, poi, com'è
andata a finire. Con Di Gennaro a segno, hanno regalato due assist al
capocannoniere attuale della serie C Lucas Correa e Alessandro
Monticciolo, altre due vecchie conoscenze lucchesi. Da un lato non
possiamo non essere contenti per ragazzi che hanno condiviso gioie e
amarezze delle passate stagioni; dall'altro, però, siamo un po'
angosciati: e se dovessero continuare così?
Gazzetta Lucchese