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Ore 9,30: lezione di Lucchese. Incontro dei giocatori con gli alunni della scuola Da Vinci

25/10/2007 11:59

Timidi, quasi impauriti all'inizio. Ma è durata poco: è bastato che Enrico Luchi, manager per la sicurezza della Lucchese, facesse un riferimento al fatto che la Lucchese non possa certo stare dietro al Pisa e che si debba alla svelta tornare in serie B per far esplodere l'applauso fragoroso, e lunghissimo, dei centoventi alunni della scuola media Da Vinci di San Concordio che stamani hanno incontrato, primo istituto in assoluto, alcuni giocatori e dirigenti della Lucchese nell'ambito della iniziativa "Le regole del gioco"; il progetto che la società rossonera ha dato vita insieme a La Nazione e a Noitv per diffondere la cultura sportiva tra i ragazzi e far crescere il calore nei confronti della squadra cittadina.

Nell'auditorium della scuola erano riunite cinque classi di terza media per quello che è stato il primo appuntamento dei tanti che la Lucchese ha messo in cantiere. La società era presente in forze con, oltre al già citato Luchi, il consigliere Giovanni Torre, il team manager Ciccio Bellocci e due calciatori: Gianluca Nocentini e Karim Azizou, a riprova di quanto il sodalizio di via Carlo Del Prete punti su questa iniziativa.

E' stato lo stesso Luchi a premetterlo:" Noi vogliamo lo stadio pieno, ci stiamo muovendo per aumentare la sua capienza e, ma non vorremmo rimanesse vuoto. E per riempirlo scommettiamo su di voi. In Italia c'è un nuovo corso e sono stati presi provvedimenti mirati per sconfiggere tutto quello di negativo che c'è nel calcio. Vogliamo creare un nuovo modello di fare tifo: senza fiori, per carità, con lo spirito agonistico giusto, grinta ed entusiasmo, ma nel rispetto delle regole. Ecco perchè abbiamo bisogno di voi allo stadio, ma siamo qui oggi anche per capire come vorreste lo stadio, cosa vi piacerebbe trovare al Porta Elisa".

E che la tematica del riportare i ragazzi allo stadio sia fondamentale si capisce un attimo dopo, quando viene fatto un piccolo sondaggio su quanti vanno al Porta Elisa, quanti sanno almeno dove è ubicato e quanti seguono, in generale, il mondo del calcio. Se tutti, o quasi, seguono il calcio, un po' di meno sanno dove si trova lo stadio e solo una ventina di essi seguono la Lucchese. C'è, insomma, da lavorare e la Lucchese intende fare la sua parte: domenica prossima tutti i ragazzi presenti all'incontro saranno gratuitamente in tribuna coperta con genitori e insegnanti. Non solo, prima della gara verranno ricevuti in campo dal capitano della Lucchese, dal presidente, dai sindaci di Lucca e Capannoni e dal presidente della Provincia.

Convinta della bontà del progetto la preside professoressa Luisa Arcicasa; " abbiamo accettato subito l'invito della Lucchese, certi che sia importante stabilire un ponte tra la scuola e il mondo del calcio allo scopo di far crescere una cultura dello sport sana, penso anche ai recenti fatti violenti successi a Lucca che troppo spesso finiscono per attrarre proprio i più giovani".

L'imbarazzo iniziale è ormai caduto e le domande (tutte in un altro servizio) piovono a grappoli. I due giocatori rossoneri sono sommersi da quesiti, soprattutto attinenti il proprio modo di vivere il calcio. I difensori rossoneri, a proposito, domenica potrebbero curiosamente darsi il cambio in campo vista la squalifica di Nocentini, paiono emozionati al pari di un Ciccio Bellucci che vorrebbe stare defilato, ma che, giustamente, con tutti i suoi anni di militanza rossonera finisce al centro delle attenzioni.

Dopo oltre un'ora di domande serrate c'è giusto il tempo per Giovanni Torre di consegnare bandierine e gadgets vari a tutti i presenti, oltre a rinnovare l'invito per domenica e a dire, senza mezzi termini, che la Lucchese ha bisogno di loro: "Per il bene del calcio date voi l'esempio. Troppo spesso le notizie su questo sport hanno un valore negativo, anche a Lucca. Vorremmo che la città tornasse sulle prime pagine dei giornali per iniziative come questa che sono all'avanguardia in tutta Italia". Poi, il caos. Bellissimo. Con cento bambini che chiedono l'autografo ai giocatori, che urlano, che sventolano le bandiere rossonere. La Lucchese ha bisogno di calore. Oggi ne ha trovato un bel po'. Avanti così.

Fabrizio Vincenti

 

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