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Nocentini-Azizou provano a fermare oltre cento ragazzi. Domande e risposte del faccia a faccia

25/10/2007 12:37

Una marea di domande, e come sempre avviene in questi casi, i più coraggiosi rompono il ghiaccio per tutti gli altri. Poi, diventa una sequenza lunghissima di quesiti posti dai ragazzi della scuola media Da Vinci ai giocatori della Lucchese nel primo incontro che al società ha organizzato nell'ambito del progetto "Le regole del gioco".

A rompere il ghiaccio è Matteo, con tanto di maglia del centenario addosso: E' importante andare in serie B, molto ma vi volere chiedere come vi trovate con mister Braglia?

Nocentini:" E' un bravissimo allenatore e una grande persona ci troviamo molto bene per questi due aspetti.

Simone: Che tipo di allenamento fate? Ma la sera potete uscire?

Nocentini: Ci alleniamo sei giorni la settimana, di solito nel pomeriggio salvo il mercoledì quando lo facciamo anche la mattina. Quanto alle uscite di sicuro non il sabato e il venerdì. Negli altri giorni può capitare".

Valentina è la prima ragazza che va al microfono: Fate tanti sacrifici per essere calciatori?

Azizou, che risponde prima in francese, poi in italiano:" sono da solo qui. Ho lasciato la mia famiglia in Francia e non è un sacrificio da poco credo".

interviene la preside Arcicasa: che ne pensate degli episodi di violenza intorno al calcio anche qui a Lucca?

Nocentini: "Siamo qui anche per riaffermare che il calcio è ben altro; prima di tutto in gioco e divertimento".

Azizou: "In Francia è molto diverso: ci sono meno pressioni, meno problemi, meno razzismo".

Bellucci:"sono a Lucca da cinque anni e nelgi ultimi due lo stadio si è un po' svuotato forse a causa anche di certi episodi. Sono convinto che voi potete dare una mano a invertire la tendenza".

Maurice: In campo cosa provate quando vi trovate di fronte tanta gente?

Azizou: "Emozione, tanta emozione. Sono sempre emozionato, ma credo sia normale".

Nocentini:"Quando si vede uno stadio pieno e colorato l'emozione è sempre forte e vi confermo che ci dà molto carica per vincere le partite":

Federico: Da quanti anni siete in serie C?

Azizou: Vengo dal campionato francese e poi sono stato nella Triestina e qualche mese a Cremona".

Ferdinando: Per quale squadra tifate?

Azizou: "Lione in Francia, Juventus in Italia"

Nocentini: "Lo sapevo che era juventino! Io per la Fiorentina".

Fabio: Prima di una gara importante cosa si prova? E? forte la tensione?

Nocentini: "Molto, indubbiamente le gare importanti si finiscono per vivere con un carico di stress e di emozione maggiore".

Gioacomo: Vi è mai successo di uscire tra i fischi?

Nocentini: Certo, è inevitabile talvolta. E? brutto ma il calcio è questo: se vinci se un eroe se perdi se un brocco".

Francesco: Avete dovuto interrompere gli studi per continuare a giocare a pallone?

Aziozou: " sono andato a scuola sino a 19 anni, dopo ho iniziato a fare il calciatore a tempo pieno".

Nocentini:" Anche io sono andato a scuola sino alle superiori.

Poi è la volta dei professori a farsi sotto, inizia la professoressa Lubrano: Quanto è importante il rispetto degli avversari? Mi viene da pensare a quanto nel rugby è avvertita la cosa.

Nocentini: "E' fondamentale e non ci scordiamo che è una ruota che gira la vita: oggi tocca a te essere in difficoltà domani a me. Oltre a quello per gli avversari è importante quello tra compagni di squadra. Ci devono essere delle regole in campo e nello spogliatoio che tutti devono rispettare. E' fondamentale".

Professor Raffaelli: Credo che i giocatori dovrebbero fare la loro parte per migliorare il clima: troppe volte sono loro i primi ad imbrogliare, a simulare, a non rispettare gli avversari. Nel rugby ho visto Nuova Zelanda e Portogallo che dopo aver giocato e stravinto la prima si sono affrontate a fine gara in una partita di calcio per il gusto di stare insieme.

Luchi: "L'idea sarebbe ottima anche nel calcio. Chissà che non si riesca a fare qualcosa del genere in futuro con le due squadre che a fine gara, che ne so?, si affrontano in una partita di basket"

Stefano: Come vi trovate a Lucca?

Nocentini: "Bene. Lucca è bellissima, davvero una stupenda città che devo confessare non conoscevo pur essendo toscano".

Isabella: Siete uniti come squadra?

Azizou: "Molto, spesso capita di uscire fuori insieme anche per cena. C'è un bello spirito di gruppo".

Uberto: Se ci sono problemi sugli spalti ve ne accorgete?

Nocentini:"Di solito no perchè sei concentrato sul campo. A volte è chiaro che ti accorgi che qualcosa non sta andando nel verso giusto".

Daniele: Che rapporto avete con gli arbitri?

Nocentini:"Personalmente non buono, anche domenica sono stato ammonito! Scherzi a parte, ci sono arbitri con i quali riesci a trovarti bene altri con i quali proprio non ti trovi. Mai generalizzare":

Luigi: Se non aveste fatto il calciatore che mestiere fareste?

Azizou: "Sinceramente non so. Non ci ho mai pensato".

Nocentini: "Ho sempre sperato di fare il calciatore in vita mia., ma ho anche lavorato quando ero nelle serie minori e anche per questo so bene come sono fortunato a fare questo mestiere".

E' Rachele a chiudere la raffica delle domande: Cosa pensate quando la vostra squadra del cuore perde?

Nocentini: "Da tifoso spero sempre la mia squadra vinca. Quest anno poi le cose per i viola vanno bene e quindi nessun problema...".

 

 

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