Braglia giù duro: "Ho le mie responsabilità, ma troppe cose non mi piacciono. Se queste sono le prestazioni spazio a Renzetti e Donati "

28/10/2007 19:22

Piero Braglia non si nasconde certo dietro un dito, e non è tipo da non assumersi le proprie responsabilità. Si presenta in sala stampa con forte ritardo - segno che negli spogliatoi qualche cosa è successo - e parte all'attacco: 'Coloro che ci hanno fischiato sono le solite persone che dopo la sconfitta con la Salernitana ci hanno applaudito. E' evidente che un motivo c'è. Perdere così fa molto male ed è bene si rifletta su tante cose. Con una frase fatta verrebbe da dire che c'è da rimboccarsi le maniche, ma la realtà è proprio questa. E bisogna farlo alla svelta. Troppe cose non mi piacciono e qui si rischia di andare incontro ad un anno pieno di pericoli". L'allusione, per niente velata, è a un campionato che veda la Lucchese attenta a non entrare in zone pericolose della classifica. Braglia va giù duro: "Ho sensazioni brutte che mi preoccupano. Sta mancando la cattiveria e non abbiamo nessun alibi, a partire da me. Oggi è andata malissimo, io sono il primo a doverne rispondere ed è giusto andarsi a prendere i fischi. Poi, se uno è intelligente, di fischi oggi ha fatto il pieno e reagisce". L'analisi della partita è impietosa: "Loro avevano qualcosa in più. Alla fine non riuscivano nemmeno a camminare, tanto avevano dato tutto. Noi, no di sicuro. Come si può pensare di entrare in porta con il pallone? Come si fa a prendere sistematicamente gol su palle inattive? Sul due a zero, poi, ho avuto la sensazione che la squadra non aspettasse altro che il fischio finale. Così proprio non va. Ci sono tante componenti perché un'annata vada bene, ma oggi, evidentemente, non ci sono. Inutile nascondersi. Qualcosa da salvare? In questo momento c'è solo da lavorare e da mettersi a cercare tanti Renzetti e anche tanti Donati. Voglio gente che giochi al pallone e ci metta l'anima, oggi non mi è parso proprio di vederlo fare da parte dei miei".

Fabrizio Vincenti