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La mappa dei presidenti della serie C. Curiositā e aneddoti
29/10/2007 17:44

Nicola Nucci - Tuttocalcio e Corriere dello Sport
In serie C1 è di moda il presidente di casa. Tifoso della
propria squadra, al timone di club che rappresentano la città dove sono
nati e spesso hanno interessi economici. Una sorta di tuffo nel
passato.
La lista dei presidenti «autoctoni» nel girone B è lunga:
Schiavoni,Barba, Blasi, Mancini, Vrenna, Lazzerini, Braccialini,
Postiglione,Chiarelli, Lombardi, Castellano e Giglio, nonché Tormenti,
nato a Martin Sicuro, al confine tra Marche ed Abruzzo. Tanti anche nel
girone A: Accornero, Fariello, Arvedi, Arvedi d'Emilei, Poletti,
Armiraglio, Capobianco, Pasini, Zampetti, Gabrielli, Rossi,
Trapani.Pochi i forestieri: Ferrara (Massese), Soglia (Pescara),
Silvestrini(Perugia), Cesarano (Juve Stabia), Longarini (Ternana),
Cestaro(Padova), Fiori (Lecco) e Resta (Legnano).
C'è persino un presidente straniero. Si tratta di Fouzi Mohamed
Hadji, siriano di origine armene, da trent'anni genovese d'adozione,
sposato con un italiana. Da quando nel 2005 è diventato presidente
della Lucchese Calcio sono poche sono le informazioni sulla sua vita
pubblica e privata. Non ha fatto invece mistero sui proclami di portare
la Lucchese in serie B, spendendo finora oltre 10 milioni di euro. Chi
si gode un bel panorama dal piano più alto della classifica è il patron
dell'Ancona, Sergio Schiavoni, che nel 2004 prese per i capelli
l'Ancona, alle soglie del centenario. A capo di un importante gruppo
industriale insieme ai figli Claudio e Giampiero, amministratore
delegato del club dorico, Sergio Schiavoni è in trattativa per cedere
l'80% della società ad un gruppo di finanziatori milanesi centro
sportivo della Conferenza Episcopale Italiana, ma comunque resterebbe
in quota e presidente. «Perché condivido lo spirito dell'iniziativa»
puntualizza. Sarebbe una grande rivoluzione religiosa-calcistica.
I DECANI. Presidente di lungo corso Raffaele Vrenna, prossimo ai 50
anni nel 2008. Nel 1993 raccolse i cocci del Crotone, portandolo nel
giro di pochi anni dai Dilettanti alla serie B. Non ha mai nascosto una
profonda amicizia con Luciano Moggi tanto che il Crotone è stato
nell'orbita della vecchia Juventus. Quest'anno ha allestito una squadra
tosta per puntare alla B. Il decano nel girone A è Angelo Gabrielli,
patron del Cittadella da oltre 30 anni.
PERUGIA. Il Perugia è un affare di famiglia. Risorto dalle ceneri
del Lodo Petrucci dopo l'esclusione nel 2005 della giustizia sportiva,
è passato nelle mani di Vincenzo Silvestrini, e dal 18 giugno di
Pierangelo, fratello maggiore di Vincenzo. Il Potenza ad un potentino.
La città lucana ha realizzato il suo sogno grazie a Giuseppe
Postiglion, editore e tifosissimo della squadra rossoblù. A 27 anni è
il più giovane presidente del calcio professionistico.
RINASCITE. Affari, cuore e passione. Molte società hanno rinnovato i
vertici societari dopo pagine fallimentari. Luigi Blasi, 48 anni di
Manduria, impreditore di successo, ha fatto risorgere il calcio a
Taranto, società che nei suoi 80 anni di storia ha vissuto molti
terremoti societari. «Ho cominciato ad amare il Taranto nel suo periodo
più bello e più tragico, quello di Erasmo Iacovone» disse nel giorno
del suo insediamento, facendo infiammare il caldo pubblico rossoblù.
Blasi, un presidente col Taranto cucito sulla pelle. Anche a Foggia la
società era stata azzerrata. Poi nel 2005 una cordata di imprenditori
locali, presieduti dal foggiano Tullio Capobianco, riuscirono a salvare
il Foggia da un nuovo fallimento. Capobianco, 49 anni, laureato in
giurisprudenza, vuole riportare i Satanelli ai fasti degli anni
zemaniani. Rifondazione a Monza, dal 2003 guidata dall'imprenditore
edile Giovan Battista Begnini. A dare linfa alla Cavese è
l'imprenditore Antonio Della Monica, con Antonio Fariello al timone.
L'estate 2007 è stata travagliata per il Pescara, dallo scorso 5
ottobre di proprietà del gruppo Soglia, composto da imprenditori
operanti nel ramo alberghiero: un operazione costata 1,8 milioni di
euro che ha scongiurato il fallimento della più importante sodalizio
abruzzese. La stessa fine che rischiava di fare la Sambenedettese,
assegnata da un'asta fallimentare ai fratelli Tormenti, titolari della
Navigo.it, che hanno ripianato i debiti sportivi della Samb. La
Salernitana è stata rifondata nel 2005 graziead Antonio Lombardi,
imprenditore edile di Vallo della Lucania, che ha rilanciato il
progetto «serie B».
I NUOVI. Facce nuove, rampanti, protagonisti anche a livelli più
bassi. La serie C offre meno visibilità, si sa, allora c'è chi riesce a
salire alla ribalta diventando un personaggio. Come il carismatico
Vincenzo Barba, artefice del miracolo Gallipoli, ex sindaco ed
attualmente senatore in Parlamento, ribattezzato l'Abramovich del
Salento per la sua attività nel settore petrolifero. Al di là di un
atteggiamento teatrale Barba ha parlato con i fatti: dalla D alla C1 in
tre anni. Ed ora la piccola cittadina, perla del Salento, sogna la B.
Aria nuova a Cremona che sogna il ritorno ai piani alti grazie
all'ambizioso re dell'acciaio, il Cavaliere Giovanni Arvedi. Volano di
fantasia a Padova dove si punta alla B con gli investimenti del
settantenne, e non sentirli, Marcello Cestaro, vicentino di Schio, uno
dei più importanti imprenditori del Nord Est. Presidente anche del
Basket Schio femminile, campione d'Italia. Arrigo Poletti, insieme al
fratello Ugo, sono stati gli artefici della rinascita del Venezia. La
fine dell'era Pastorello a Verona è ripartita sotto le insegne del
conte Pietro Arvedi d'Emilei, che lo scorso anno ha scucito 15 milioni
di euro per rilevare il club scaligero campione d'Italia nel 1984 e che
non l'ha lasciato nonostante l'Hellas sia sprofondato in C1. Il giovane
e brillante Maurizio Zampetti è un folignate verace che in cinque anni
ha proiettato il Foligno dall'Eccellenza alla C1.
CURIOSITA'. Il Sorrento ha due presidenti. Anzi, i due patron come
si fanno chiamare scherzosamente Castellano e Franco Giglio. Da poco è
entrato in società anche Nicola Giglio. Presidente del Sassuolo è un
sassuolese doc, Carlo Rossi, rappresentante del colosso economico alle
spalle degli emiliani, la Mapei del patron Squinzi. Dopo isuccessi nel ciclismo vuole affermarsi nel calcio.
TOSCANA. Il vulcanico Piero Mancini, aretino di Rassinata, è stato
inibito per un anno per violazione della clausola compromissoria. «Una
colossale giustizia» ha tuonato il giorno dopo la sentenza della
Disciplinare. Il 13 ottobre avrebbe voluto festeggiare con meno ansie i
sette anni di presidenza all'Arezzo. Apprezzato imprenditore nel
settore edilizio e delle telecomunicazioni, Mancini ha fatto gioire (la
B) e deprimere (ritorno in C) i tifosi amaranto. Estate di grandi
cambiamenti societari per tre club toscani sui cinque della C1. Cambio
della guardia nella Pistoiese. Dopo la fine dell'era Fagniil nuovo
corso è rappresentato dal quarantaduenne Romano Braccialini. Anche la
Sangiovannese è passata di mano. Dal compianto Casprini a Ciancilla
fino al gruppo che fa capo al valdarnese e tifoso biancazzurro Learco
Lazzerini, imprenditore locale nel settore dell'idrotermosanitaria. Un
profondo risanamento per una società che ha visto lo spettro del
fallimento. Si è conclusa da pochi giorni l'infinita querelle della
Massese, con il definitivo passaggio delle quote societarie al
fiscalista milanese Nicola Ferrara. A Massa,toccando ferro, si augurano
che sia davvero la fine.
Nicola Nucci - Tratto da Il Corriere dello sport
I PRESIDENTI DEL C1/B
Ancona: Sergio Schiavoni (dal 2004)
Arezzo: Piero Mancini (dal 2000)
Crotone: Raffaele Vrenna (dal 1993)
Gallipoli: Vincenzo Barba (dal 2002)
Juve Stabia: Michele Cesarano (dal 2003)
Lanciano: Paolo Di Stanislao (dal 2006)
Lucchese: Fouzi Hadji (dal 2005)
Martina: Gianfranco Chiarelli (dal 1998)
Massese: Nicola Ferrara (dal 2007)
Perugia: Pierangelo Silvestrini (dal 2005)
Pescara: Gerardo Soglia (dal 2007)
Pistoiese: Romano Braccialini (dal 2007)
Potenza: Giuseppe Postiglione (dal 2006)
Salernitana: Antonio Lombardi (dal 2005)
Sambenedettese: Giovanni Tormenti (dal 2006)
Sangiovannese: Learco Lazzerini (dal 2007)
Sorrento: Antonino Castellano (dal 1992) e Franco Giglio (dal 2005)
Taranto: Luigi Blasi (dal 2004)
I PRESIDENTI DEL C1/A
Cavese: Antonio Fariello (dal 2003)
Cittadella: Angelo Gabrielli (dal 1973)
Cremonese: Giovanni Arvedi (dal 2007)
Foggia: Tullio Capobianco (dal 2005)
Foligno: Maurizio Zampetti (dal 2000)
Lecco: Gianni Fiori (dal 2006)
Legnano: Giuseppe Resta (dal 2007)
Manfredonia: Angelo Riccardi (dal 2003)
Monza: Giovan Battista Begnini (dal 2003)
Novara: Carlo Accornero (dal 2006)
Padova: Marcello Cestaro (dal 2004)
Paganese: Raffaele Trapani (dal 2003)
Pro Patria: Alberto Armiraglio (dal 2006)
Pro Sesto: Luca Pasini (dal 1985)
Sassuolo: Carlo Rossi (dal 2002)
Ternana: Edoardo Longarini (dal 2003)
Venezia: Arrigo Poletti (dal 2005)
Verona: Pietro Arvedi d'Emilei (dal 2006)