La Lucchese 'rivoluzionata' si gioca il tutto per tutto al Viviani di Potenza. Cielo grigio e pioggia a intermittenza

01/11/2007 13:09

Piove a Potenza, quando manca poco più di un’ora all’inizio del match contro i rossoblù. La Lucchese ha soggiornato al Grande Albergo, nel cuore del centro cittadino. Ieri il sole aveva fatto più volte capolino, ma la giornata odierna si è subito tinta di grigio. Poi è arrivata anche una fitta, dannatissima pioggia. I giocatori sono scesi dalle loro camere e hanno preso posto sul pullman (nella foto) che li traghetterà allo stadio Viviani. I visi sono tirati, la tensione è palpabile, Piero Braglia non ha molta voglia di scherzare e Silvio Giusti, dopo aver pernottato a Frosinone, è giunto a metà mattina a Potenza per essere vicino alla squadra. Nulla traspare sulla formazione, se non che, a pelle, si ha la sensazione che Giglio sarà in campo dal primo minuto, così come Renzetti, Donati, Guidi e Bono. Per De Simone potrebbe esserci la panchina. La comitiva rossonera si è sobbarcata in pullman e in due tappe una trasferta difficile, dove non può permettersi di commettere passi falsi. Ne va del futuro, ma, soprattutto, del presente. Una eventuale sconfitta potrebbe avere effetti devastanti, mentre un risultato utile ridarebbe quel morale che è andato perdendosi negli ultimi giorni. La verità è che questa squadra è chiamata a dare una risposta immediata dopo il passo falso casalingo con la Massese. Una risposta che non può non venire se non attraverso il carattere e la grinta dei ragazzi di Braglia. Il tecnico ha operato delle scvelte drastiche, ha lasciato a casa gente come Dei che non ha dato quello che si aspettava da lui, ha silurato altri senatori perché ha capito che in questo calcio e in questo momento non ci può essere spazione né tempo per la riconoscenza né per la comprensione. Qui serve solo e soltanto vincere. Oltre a metterci la faccia e Braglia, a dirla tutta, non si è mai tirato indietro. Ora tocca alla squadra. E alla società.

A. G.