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Lucchese-Arezzo, un derby inedito, ma con un solo, possibile epilogo
04/11/2007 11:13
Lucchese-Arezzo è un derby per certi versi inedito, e non soltanto perché le due città sono, onestamente, piuttosto lontane e molto diverse tra loro, raramente venute a contatto nel passato e nel presente se non per ragioni che, con il campanilismo hanno poco a che fare. Tuttavia è sempre una sfida attesa e, per la Lucchese, di importanza tale da ammettere solo e solamente un epilogo: la vittoria e i tre punti. Gli amaranto sono reduci dalla vittoria di Martina Franca, ultima in classifica, con la quale si sono rilanciati. I rossoneri hanno visto sfumare in maniera incredibile, a otto minuti dalla fine, un successo a Potenza che avevano praticamente già conquistato. Chi, però, ha assistito alla partita, può tranquillamente ammettere che i lucano non hanno rubato alcunché, anzi, hanno lottato, anche sul doppio svantaggio, come leoni feriti, hanno inseguito, insistitito, pressato, tirato come, quando e quanto potevano. Fino a raggiungere il pareggio che, però, è costato, comunque, la panchina al tecnico, peraltro squalificato fino al 31 gennaio 2008, Arleo. Questo per dire che vorremmo che i rossoneri giocassero con la stessa grinta, la stessa fame, la stessa rabbia, che uscissero dal campo come hanno fatto giovedì, con la bava alla bocca e nemmeno una goccia di sudore e di sangue in più da dare. E, invece, le prestazioni della Lucchese sono a corrente alternata, segno che manca qualcosa a livello di testa, di convinzione, di consapevolezza che solo se si osa si vola, che soltanto se si rischia e si fa tutto ciò che si può per vincere dopo si possono anche accettare, con serenità e ancor più grinta e voglia di riscatto, le sconfitte.
Piero Braglia oggi pomeriggio farà il consueto allenamento di rifinitura sotto un sole che sta regalando, in questi primi giorni di novembre, un inaspettato clima mite almeno nelle ore centrali della giornata. Il tecnico ha ribadito la volontà di dare fiducia al gruppo che è andato ad un passo dallo sbancare il Viviani di Potenza. Non dovrebbero esserci, quindi, sorprese: Gazzoli tra i pali, dietro Nocentini, Guidi e De Simone nell'insolita veste di centrale arretrato, a meno che Braglia non rispolveri Morello al rientro dopo la squalifica. Sulle fasce fuori ancora - e la sensazione è che ci stiano, almeno Dei, ancora per un bel po' - Dei e Bolzan e dentro Renzetti a sinistra e Azizou a destra salvo l'ingresso eventuale di Scalise. Quest'ultimo fu buttato in mischia a San Benedetto del Tronto e combinò davvero poco, salvo mangiarsi un gol fatto davanti al portiere. Crediamo, però, sia giusto dargli una seconda occasione. In mezzo al campo la coppia Briano-Bono dovrebbe trovare conferma. Davanti ancora Cipolla in panchina - ma che cosa sta accadendo tra il fantasista napoletano e lo staff tecnico-societario rossonero? - Masini sulla fascia destra, Bertolini a sinistra e Giglio, confermatissimo, a fare l'ariete a centro area. Una compagine che dovrà aggredire, concentratissima, l'Arezzo sin dal primo minuto. E', quella attuale, una fase delicatissima per i colori rossoneri: c'è bisogno di unità, non di divisioni; di entusiasmo, non di depressione, di sogni, non di incubi; di sostegno, non di contestazioni.
Gazzetta Lucchese