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Giglio: "Vittoria contro una delle migliori squadre del girone"
06/11/2007 00:51
Giocatori rossoneri finalmente con il sorriso sulle
labbra. Stasera era una di quelle partite molto importanti, di quelle
che possono segnare in un senso o in un altro una stagione intera.
Alberto Bertolini non lo manda certo a dire: " A noi vincere serviva
come il pane e finalmente siamo riusciti ad esprimerci con maggiore
equilibrio. Buon primo tempo, nel secondo, forse, si è pagato quanto
avevamo speso prima e si è subita la loro reazione. Vittoria da
archiviare subito, con la testa siamo già a Perugia. Sarà una bella
gara da giocare, loro sono forti e più avanti di noi, ma cercheremo di
fare bene, naturalmente. Un mio gol oggi? Ci speravo sotto la maglia
rossonera avevo una t shirt con la foto della mia bimba Alice e speravo
di poterle dedicare una rete in diretta davanti le telecamere".
Giuseppe Giglio
è il ritratto della felicità, basta guardarlo negli occhi per capire
che si sta ritrovando e che comincia a sentirsi a suo agio dopo un
inizio di stagione contrassegnato da tanta panchina. Lui, però, si
schernisce subito di fronte ai cronisti che parlano della a bella
prestazione personale: " E' stata la serata di tutti, non soltanto la
mia. E la vittoria è venuta contro una delle squadre più forti del
girone. Il secondo tempo nostro? E' andata come a Potenza e non siamo
riusciti ad esprimerci bene. Fortunatamente avevamo un vantaggio più
netto di giovedì e così abbiamo potuto amministrare la gara".
Due
battute le regala anche Simone Masini che, come spesso accade, ha
raccolto parecchie botte dagli avversari: "Nel secondo tempo sono
calato un po' perché stanco, un po' perché ho preso vari colpi sulle
gambe. Stasera era importante era vincere. Chi è sceso oggi in campo
aveva grandi motivazioni e, credetemi, sono tutti veri uomini. Sono
contento di aver realizzato il secondo gol stagionale dopo quello con
deviazione a Castellammare di Stabia. Almeno questo è mio senza
discussione!".
L'unico a poter essere leggermente meno giù di
morale tra ospiti è Florian Myrtaj, occhialino e aria quasi da
intellettuale, il giocatore albanese autore dell'unica rete aretina. In
realtà, il suo tocco non è stato proprio la cosa più difficile
dell'azione gol, e l'attaccante in questo è sincero, ma aggiunge anche
una fondamentale affermazione, a metà tra il banale e lo stucchevole,
lì dove si insinua anche un po' di verità: "Si è vero, l'ho dovuta solo
spingere, ma anche farsi trovare al posto giusto tutto sommato è un
merito". Beh, come dargli torto. Anche sul primo tempo il giudizio di
Myrtaj, arrivato in Italia a 13 anni e in possesso di un italiano
assolutamente invidiabile, è molto disincantato e altrettanto concreto:
"Noi avevamo impostato la partita per cercare di far male sulle
ripartenze, aspettandoci una Lucchese d'attacco, ma, invece, ogni volta
che ripartivano loro ci segnava. E' successo tre volte in un quarto
d’ora, e allora ci è sfuggita la partita”. Il giudizio della
prestazione personale, invece, non può prescindere oltre che dalle
proprie giocate, anche dal compagno di reparto: "Si, in effetti nella
ripresa siamo stati più incisivi e devo dire che anche io mi sono
trovato meglio con Martinetti, siamo riusciti ad avere un maggior
dialogo col pallone, ed è arrivato anche un gol, ma la rimonta si è
fermata lì, peccato".