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Botta e risposta tra Magnani, Briano, Armenise e i ragazzi della Buonarroti
07/11/2007 15:39
L'imbarazzo nel confrontarsi con persone adulte e per di più
calciatori è durato qualche minuto nell'aula magna della scuola media
Buonarroti di Ponte a Moriano. Poi, come spesso accade in questi casi,
partito il primo partono tutti.
A rompere il
silenzio è stato Simone con una domanda che tanti lucchesi vorrebbero
fare a chi, come Magnani, era anche lo scorso anno a Lucca: Perché così
tanti cambiamenti tra la squadra di questo anno e quella dello scorso
campionato?
Magnani:" Non è perché lo scorso campionato sia
stato un fallimento. Sono cose che accadono spesso nel mondo del
calcio. Cambiare serve anche per dare e trovare nuovi stimoli".
Alessio: Perché tanta violenza nel mondo del calcio?
Briano:"
La violenza è nella società. Basta accendere la televisione
quotidianamente per rendersene conto. Nel calcio, rispetto ad altri
contesti, forse è solo più facile praticarla".
Massimiliano: Oltre alla Lucchese avete giocato in altre squadre?
Magnani:
"Sono arrivato alla Lucchese a undici anni di età, ho fatto tutta la
trafila nel settore giovanile sino alla prima squadra. Poi sono stato
alla Aglianese, al Castel di Sangro, al Cuoiocappiano. Infine, da
quattro anni sono tornato a casa, ovvero alla Lucchese":
Briano:
"Per me il percorso è stato un po' più lungo perché sono più vecchio di
Antonio. Calcisticamente sono cresciuto nel settore giovanile del
Torino e poi ho iniziato a girare l'Italia in lungo e largo: Reggio
Calabria, Cosenza, Catanzaro, Napoli, Lecco, Monza, una breve parentesi
in Inghilterra e poi la Triestina. E ora sono approdato qui da voi".
Samuele: Nel calcio quanti anni ci vogliono per arrivare al professionismo?
Armenise:
"Non ci sono tempi precisi e poi si deve avere anche fortuna e trovare
le persone giuste che ti valorizzino. Sono molti i giocatori bravi che,
purtroppo, non sono arrivati a sfondare per questi motivi. Di sicuro ci
vogliono grandi sacrifici".
Simone: Quali sono le vostre ambizioni per questo anno?
Magnani:"
Sono le solite da qualche anno a questa parte. C'è una grande voglia di
tornare nel calcio che conta. E state certi che ci proveremo sino in
fondo per centrare l'obiettivo della serie B":
Leonardo: Dove vi piacerebbe giocare?
Briano: " Nasco tifoso del Toro e il mio sogno da bambino era quello di rimanere a giocare lì. Non ho dubbi il Toro".
Magnani:
" Al contrario di alcuni di voi che so giocano nell'Empoli io ho
avutola fortuna di giocare nella squadra della mia città. Sono molto
contento di essere qui. Semmai mi piacerebbe riuscire vincere qualcosa
con la Lucchese".
Ermira è la prima ragazza a rivolgere una domanda ai giocatori rossoneri: Che scuola avete fatto?
Magnani: "Ho studiato sino alle scuole superiori e mi sono diplomato all'ITI di Lucca":
Briano:"
Ho fatto ragioneria e poi mi sono iscritto all'università
frequentandola per due anni. Poi, sbagliando, ho interrotto gli studi.
E' un errore di cui mi sono pentito: studiare è molto utile sia
professionalmente che per propria cultura personale":
Il tasto
dello studio sta a cuore alla professoressa Guidoni che aggiunge subito
dopo: Cosa ne pensate di ragazzini di undici anni che tre volte la
settimana vanno ad allenarsi lontano da casa, sacrificando gli studi e
la propria vita?
Briano: " E' sicuramente un contrasto forte
quello a cui lei accenna, in considerazione dell'età dei bimbi e
dell'impegno richiesto. Anche io ci sono passato da quei problemi. Ho
iniziato a dieci anni ad andare da solo in treno per gli allenamenti e
me ne sono successe di tutti i colori. Una volta sono stato pure
rapinato. E' stata molto dura, ma il calcio è sempre stato la mia vita
e ho avuto la fortuna di avere una famiglia alle spalle che mi ha
aiutato. So che non è facile conciliare tutto, bisogna avere molto
equilibrio e assolutamente non pensare di mollare la scuola".
Rosaria: Cosa ne pensate delle ragazze che giocano a pallone?
Briano:
" Penso che sia del tutto normale, anche se ci pare un po' strano
perché nella nostra mentalità siamo portati a pensare che questo sia
uno sport prettamente maschile. L'unica cosa che mi sento di aggiungere
è che è impossibile giocarlo insieme. Dobbiamo rassegnarci a giocarlo
separatamente".
Andrea: C'è la possibilità di andare concretamente in serie B?
Magnani:" La possibilità c'è tutta, ognuno deve fare la sua parte. Anche per questo siamo qui, per chiedervi di darci una mano".
Michele: C'è una squadra contro cui avete perso tante volte?
Briano: " Tante, ma non saprei indicarne una in particolare".
Magnani: " Nel settore giovanile perdevo sempre contro l'Empoli. Mi ricordo una serie sterminata di sconfitte contro di loro":
Alessandro: E quella con contro avete vinto più volte?
Briano: " Sicuramente la Juventus nel settore giovanile. Si vinceva sempre ed era una grande soddisfazione":
Nicola: Quale è la società dove vi siete trovati peggio?
Magnani:
"Nessuna in particolare, anche se l'anno a Castel di Sangro culminato
con la retrocessione lo associo, proprio per questo, a qualche pensiero
negativo".
Aldi: Il prossimo anno avete intenzione di rimanere a Lucca?
Magnani:"Ho rinnovato il contratto con la Lucchese proprio questa estate. Spero e penso proprio di sì".
Alessandro: Quale è il vostro giocatore preferito?
Magnani: " Ho un debole per due giocatori in particolare: Zambrotta e Figo".
Briano: "Il mio idolo era Maradona. Tra quelli in attività mi piace molto Kakà".
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