Braglia e Cuccureddu: due vincenti senza peli sulla lingua

10/11/2007 14:43

 

Nicola Nucci - Tuttocalcio e Corriere dello Sport

Sono stati rivali nella passata stagione conclusa con la promozione in B alla guida di Grosseto e Pisa. Sono tra i tecnici più vincenti in C1 negli ultimi anni. Ex centrocampisti battaglieri, tutto cuore e grinta; passionali, schietti, senza peli sulla lingua. Da una parte il sardo Antonio Cuccureddu, 58 anni, alla guida del Perugia; dall'altra il toscano Piero Braglia, tecnico della Lucchese. Domenica s'incrociano al «Curi» per una sfida-verità che può segnare la corsa alla serie B. Per Braglia, il «Cuccu» è una vera e propria bestia nera. Da allenatore, tre precedenti e tre vittorie del tecnico di Alghero: nella stagione 05/06, Cuccureddu è alla guida della Torres che passa 4-2 sul campo della Sangiovannese; travolgente anche nel ritorno in Sardegna (3-0). Nella passata stagione, Braglia è sulla panchina Pisa; Cuccureddu è subentrato sulla panchina del Grosseto al posto di Allegri. L'unica incrocio finisce con la vittoria casalinga per 2-0 dei maremmani. Ma anche da calciatore è andata sempre male al tecnico rossonero. A metà anni ottanta Cuccureddu è un arcigno centrocampista (e poi difensore) di Juventus e Fiorentina. Quella maglia viola che per anni ha indossato «Pierino la peste» Braglia, che in seguito diventerà una bandiera del Catanzaro. Dal '77 all'83 dieci confronti: 7 vittorie di Cuccureddu e 3 pareggi. Una cabala negativa che Braglia proverà a sfatare a Perugia. In comune i due tecnici hanno due promozioni dalla C1 alla B: Cuccureddu ha vinto a Crotone e Grosseto, mentre Braglia è stato protagonista a Catanzaro e Pisa. Entrambi hanno allenato in Calabria e tutti e due hanno avuto un rapporto conflittuale con la serie B. Appena il tempo di cominciare che la panchina è saltata dopo poche giornate. Quattro partite per il «Cuccu» nella stagione 2000/01 a Crotone; cinque per l'allenatore grossetano a Catanzaro. Non sono mancati anche trasferimenti clamorosi. Cuccureddu, juventino fino al midollo, ha chiuso la carriera nella rivale Fiorentina, mentre Braglia, portato in trionfo a Pisa dopo averlo ricollocato in serie B, questa estate è passato a Lucca, dall'altra parte del Foro.