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Renzetti, la Vespa che č tornata a pungere
11/11/2007 21:34
Sono tre gare che Francesco Renzetti (nella foto con Antonio Magli) è tornato ad essere quel giocatore che tutti si ricordavano. Una vespina micidiale, che punge dappertutto e che non casca mai.
'E' un periodo che sto bene anche mentalmente. Sono tornato a stare bene e, soprattutto, con la mente, riesco a superare i momenti di stanchezza che possono capitare. Fondamentalmente ho ritrovato serenità e armonia. Quindi in campo riesco a esprimermi al meglio senza paura, con tranquillità'.
Semini il panico nelle difese avversarie.
'Lo seminassi probabilmente farei fare qualche gol ai miei compagni, però sto crescendo partita dopo partita e adesso bisogna solo migliorare su tante cose, mettersi lì a lavorare e poi arriveranno le soddisfazioni'.
Oggi a fine gara voi giocatori vi siete abbracciati.
'Ci stiamo unendo parecchio come gruppo e quel gesto a fine partita ne è la dimostrazione'.
Cosa vi siete detti mentre eravate in circolo?
'Ci siamo guardati negli occhi con la convinzione di aver fatto una bella partita, ma anche con la consapevolezza che potevamo fare qualcosa in più'.
Domenica altra grana: arriva il Taranto.
'Tutte le partite sono difficili per cui la affronteremo con questo spirito cercando di fare il meglio possibile'.
Che differenza c'è tra il Renzetti sbarcato a Lucca tre anni fa e il Renzetti che abbiamo visto in campo a Perugia?
'Sicuramente cambiamenti ce ne sono stati, anche perché in tre anni le persone cambiano. Tuttavia non credo che ci sia così tanta differenza. Forse l'anno scorso mi sono un po' adagiato. Quest'anno, le gare che ho passato seduto in panchina mi hanno fatto bene. Se sono stato fuori vuol dire che non stavo bene e che non riuscivo a esprimermi. Ora, invece, ho trovato la tranquillità e la serenità e comincio a credere nei miei mezzi'.
Mi meraviglio che tu ne abbia dubitato...
'Dubitato no, ma forse ci ho creduto poco in certe occasioni, soprattutto, l'anno passato dove ho sfruttato poco le mie doti'.
A. G.