Braglia: "Domenica senza calcio? Me ne vado a fare castagne con mia moglie"

16/11/2007 17:03

In un freddo polare, mentre i rossoneri si allenano nella palestra dello stadio, Piero Braglia fa il punto con i giornalisti attaccato ad un termosifone. La sosta non fa sicuramente bene alla Lucchese che però tira a diritto per la sua strada: "Non abbiamo cambiato praticamente nulla del programma, anche oggi saremo qui ad allenarci e domani, unica variazione conseguente la sospensione del campionato , giocheremo una partitella tra noi a tutto campo o qui o all'acquedotto. Stop. Per il resto continuiamo con le nostre normali attività". Sul fatto che alcune squadre hanno sfruttato la sosta forzata per fare qualche richiamo sulla preparazione Braglia è categorico: "Facciano pure, con una sosta lunga tre settimane - quella prevista tra la fine dell'anno e l'inizio del nuovo - mi pare quello il momento di intervenire e fare dei richiami sulla parte fisica. In ogni caso ognuno la pensa come crede, io ho ottimi preparatori di cui mi fido e che hanno programmato interventi in quella fase". Domani la gara in famiglia inizierà ad un orario insolito - le 14 - è proprio il mister rossonero a spiegare il perché: "Azizou ha un volo per Parigi nel tardo pomeriggio e non voglio assolutamente rischiare di metterlo in difficoltà con gli orari. E' un ragazzo che si merita ogni attenzione per come si comporta e per come lavora". A chi fa notare che anche Renzetti, ieri sera nella trasmissione Curva ovest, ha ribadito come Braglia lo abbia sempre tenuto in considerazione anche quando non giocava a ribadire le qualità umane del tecnico rossonero, Braglia risponde senza ipocrisie, come suo solito:" Se lo meritava. Che sta fuori ha tutto il dovere di fare di più per dimostrare che vuole mettersi in mostra e lui, come altri, lo ha fatto. E' quella la strada per mettermi in difficoltà nelle scelte: comportarsi bene e dare il massimo. Chi non lo fa mi agevola il lavoro, quello è sicuro. E badate bene io non sono permaloso: con me tutti, se vogliono, possono provare a mettermi in difficoltà nella scelta della formazione". Sull'eventuale mercato di gennaio, invece, glissa totalmente: "Non ci stiamo pensando". E in una domenica senza calcio che farà Braglia? " Me ne andrò a Firenze a fare castagne e mangiarle insieme a mia moglie". E lo dice con un sorriso di chi sa che, per una volta, può passare una domenica normale, come un qualunque marito che si distrae in famiglia. Senza scariche di adrenalina, senza arbitri da fulminare con uno sguardo o con una battuta. Da lunedì sarà un'altra storia.

Fabrizio Vincenti