Braglia: "Contro il Viareggio o diamo di più dell'andata o non passiamo il turno. I giocatori lo sanno bene"

27/11/2007 16:28

Le vittorie, si sa, danno morale e serenità . E' proprio serenità la parola giusta per fotografare il clima del martedì successivo alla partita di Lanciano. Nei corridoi del Porta Elisa si incontrano il dottor Tambellini, Antonio Magli e Piero Braglia. I volti sono un po' più distesi. Finalmente. Ma guai a parlare di squadra ritrovata, il mister maremmano risponde subito piantando chiari paletti :" Guai a sentirci soddisfatti, mi pare che già altre volte siamo saliti in aria e riscesi a terra . Può bastare così. La verità è che non abbiamo fatto ancora nulla e questa squadra deve dimostrare ancora cosa può fare. Si deve solo pedalare e stare zitti". E allora conviene concentrarsi subito sulla gara di coppa con il Viareggio, partita da vincere se si vuole passare il turno:" Se non diamo di più di quello che abbiamo fatto all'andata non sarà possibile vincere. I giocatori lo sanno bene. La formazione? In linea di massima quella dell' andata. A partire da Benassi che ha mostrato di meritare di giocare il ritorno dopo la bella prova offerta all'andata". Su quanto la Lucchese tenga alla coppa Braglia è chiaro: "Proveremo sempre a andare avanti in questa manifestazione. La coppa è una competizione utile, specie a chi, come noi, ha ventidue giocatori che devono mantenere la condizione anche se non giocano in campionato o per chi ha giovani da mettere in evidenza. Poi, è chiaro, dipende da come i giocatori la vivono, ma da parte nostra non ci pesa. Anzi". E ai giornalisti che scherzosamente chiedono di vincere senza ricorrere ai supplementari per non creare problemi sulle chiusure delle pagine sportive Braglia risponde sorridendo da par suo" Giusto, venitemelo a dire a poco dalla fine che provvediamo a segnare per fare un favore a voi". Il sorriso oggi è di casa. Che continui.

Fabrizio Vincenti