Il diesse Silvio Giusti: "Un dieci a tutti, ma Renzetti e Giglio che piacevoli sorprese!"

07/12/2007 10:40

Il direttore sportivo Silvio Giusti ha anche voglia di scherzare. C'è da dire che era un po' di tempo che non lo si vedeva ridere né lo si sentiva su di giri. Sempre quella faccia tirata come una corda di violino, sempre quel cellulare attaccato all'orecchio e sempre quel giramento di scatole che la diceva lunga sul suo stato d'animo e su quello dell'intera barca rossonera. Ora, invece e per fortuna e, almeno, per un po' di giorni, il dirigente rossonero è tornato all'antico entusiasmo che gli ha fatto abbracciare questa nuova avventura. Del resto, a Firenze, sta frequentando il corso per acquisire il patentino di direttore sportivo, ma non crediamo di esagerare dicendo che Giusti il suo mestiere lo ha imparato e lo sta imparando... direttamente sul posto. E che posto.

Giusti, che aria tira dopo questo doppio successo a Lanciano e contro il Sorrento?

'Quando si vince va tutto bene e anche il morale ne risente. I risultati stanno arrivando, speriamo solo di continuare'.

L'atmosfera che si respira nel gruppo?

'Siamo in guerra e si lotta. L'aria che si respira è serena e positiva'.

Cipolla e la Lucchese, un matrimonio finito ancora prima di cominciare.

'Il presidente, giustamente, vuole sapere cosa pensano i suoi giocatori e per questo motivo si è intrattenuto aparlare con Cipolla'.

Vero, ma si dà il caso che lo stesso presidente ha detto che Cipolla non rientra nei programmi della società.

'Se le idee collimano bene, altrimenti si sa che i matrimoni non devono andare avanti per forza. Ormai su Cipolla è il segreto di Pulcinella. Il ragazzo non è andato bene dal principio e magari, se andrà in un'altra squadra, anche nello stesso girone della Lucchese, farà bene. Sono questi i rischi quando si fanno delle scelte. A Lucca, evidentemente, non ci sono le condizioni per esprimersi al meglio'.

Soddisfatto della squadra?

'Direi di sì'. Tutti mettono sempre il massimo impegno quindi darei un bel dieci a tutta la squadra, anche a chi va in panchina e in tribuna. Sul rendimento sono contento per la continuità di Renzetti, per la grinta e la capacità di reazione di Giglio. Ci sono stati giocatori che hanno iniziato in sordina, ma hanno saputo aspettare e hanno, alla fine, mostrato di che pasta sono fatti. Questa è la Lucchese nella quale io mi riconosco e dove riconosco la mano di Braglia'.

Alessio Grandi