Scalise, un calabrese in cerca di riscatto

15/12/2007 14:24

Manuel Scalise è un ragazzo onesto, che non si nasconde dietro le parole né, tantomeno, dietro atteggiamenti spocchiosi. E' un giocatore che sa benissimo quali sono i suoi limiti, ma, anche, le sue potenzialità, un calciatore al quale Braglia ha affidato la fascia destra confidando nella sua voglia di riscatto. E non ha sbagliato, perché il tornante calabrese lo sta ripagando alla grande con impegno e dedizione.

Manuel Scalise come va?

‘Bene, tutto a posto. Siamo pronti. Non posso dire che siamo pronti per vincere, questo no, però siamo partiti con lo spirito giusto che ci sta accompagnando da qualche gara'.

Tu come stai?

‘Bene, mi sento meglio di partita in partita. In serie C non siamo abituati al turno infrasettimanale. Se avessimo giocato di domenica contro il Taranto, probabilmente l'avremmo potuto mettere in difficoltà'.

Domani giocherete contro il Crotone non sarà certo facile.

‘Già. Io sono calabrese. O meglio, i miei genitori sono di Panettieri in provincia di Cosenza, mentre io sono nato a Milano. Sicuramente ci saranno, allo stadio, zii e cugini'.

Hai cominciato questo campionato in sordina, ora stai crescendo e sei un punto di forza della squadra. Cos'è cambiato?

‘Non è cambiato niente. Sapevo che a livello fisico non ero come gli altri. Non avevo fatto il ritiro, quindi ho pagato tanto. Adesso sto meglio, il modulo lo conosco e inizio a trovarmi bene, anche perché sento la fiducia dell'ambiente intorno a me. Posso ancora migliorare, se avessi visto come giocavo a San Giovanni, te ne renderesti conto'.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

‘Vincere un campionato, questo mi manca moltissimo'.

Tu sei una persona tranquilla, o almeno così sembri, uno con cui è davvero difficile litigare.

‘Sono una persona semplice, è facile andare d'accordo con me, ma i piedi non me li faccio mettere in testa da nessuno. Dico la verità: non meritavo, dopo la retrocessione con il Pavia dell'anno passato, una piazza così prestigiosa come quella della Lucchese. Sono, quindi, grato alla società rossonera e a Braglia per avermi voluto con loro e avermi dato una chance che io spero di sfruttare a dovere'.

Gazzetta Lucchese