Silvio Giusti, le confessioni di un 'diesse' innamorato di Lucca e della Lucchese

26/12/2007 19:27

Dopo il siluramento di Fabrizio De Poli qualcuno scrisse che era una specie di tessitore di ragnatele, capace di essere sempre dove c'era bisogno che fosse, soprattutto per lui. Ora, dopo questi mesi di su e giù lungo i sentieri rossoneri, tutti hanno capito che se un giorno qualcuno si deciderà a redigere la storia della Lucchese di questi anni, un bel pezzo spetterà anche all'ex centrocampista di Orrico.  

Se ti avessero detto, due mesi fa, che la Lucchese sarebbe arrivata a Natale con 30 punti e una gara da recuperare, cosa avresti detto?

'In cuor mio ci speravo, credevo e credo che questa squadra aveva e ha grandissime potenzialità, però per il cammino che si era intrapreso non avrei pensato che così velocemente avremmo potuto risalire la china'.

Merito di chi o di che cosa secondo te?

'Merito, soprattutto, dell'allenatore e di questi ragazzi che non hanno mai mollato e che hanno creduto nelle loro qualità'.

Nessun merito per Silvio Giusti?

'No perché io, purtroppo, in campo non ci vado'.

Ma nel calcio sai benissimo che contano anche altri aspetti.

'E' logico che nel calcio ci sono anche altri aspetti. La Lucchese è composta da poche persone e penso che tutte abbiamo contribuito a dare qualcosa a questa società. Forse se c'è una piccola parte di merito essa va divisa tra queste persone, dal magazziniere fino al sottoscritto'.

Qualcuno si domanda come sia possibile che Silvio Giusti sia così attaccato ai colori rossoneri. Che cosa vuol dire per te lavorare per la società in cui hai vissuto e giocato più a lungo?

'Non che sia un perfezionista, però quando facco le cose mi piace farle bene. Oltretutto in questa società ho passato dieci anni della mia carriera, quindi, come potrei non esserle attaccato. Inoltre qui abito e qui sono nati i miei figli'.

Cosa manca, secondo te, alla Lucchese, per fare quel salto necessario a centrare l'obiettivo della promozione?

'Secondo me la cosa che manca è riuscire a sostituire bene quei tre quattro giocatori che non si sono integrati in questo progetto, in questo gruppo e in questa società. A quel punto credo che potremmo dire la nostra'.

Non si sono integrati o non sono stati aiutati a farlo?

'Io penso che tutti abbiano avuto le loro chances, quindi, non si sono integrati o inseriti, ma nel calcio queste cose succedono e, anzi, sono di routine. Esiste apposta il mercato di riparazione affinché le società possano sostituire quei ragazzi che non si inseriscono nonostante abbiano delle buonissime qualità tecniche'.

Di Gennaro e la Reggina: un matrimonio che, a tuo avviso, potrebbe andare a buon fine?

'E’ presto per dirlo, anche perché Di Gennaro non ha solo la Reggina che lo sta seguendo. Comunque si sappia che al momento è solo il Gallipoli, in quanto detiene la metà del giocatore e ce l’ha in carico, che può decidere se privarsene o no. Noi, al massimo, possiamo entrare in gioco a giugno salvo che il Gallipoli decida di cederlo ora’.

Secondo te come andrà a finire questa telenovela?

’Non ne ho idea, ma se dovessi scommettere penso che Di Gennaro resterà a Gallipoli fino alla fine della stagione’.

Gazzetta Lucchese