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Stefano Bono il piccolo gigante
27/12/2007 18:49
Stefano Bono il piccolo gigante. Ormai lo conoscono tutti, piccolo
di statura, magari, ma con dei polmoni e un cuore grossi così. Un
gigante di generosità, pronto, come un mastino, a mordere piedi e
caviglie dei giocatori avversari, sempre disponibile a coprire e a
difendere, a rincorrere e a farsi in quattro e anche in otto per i
compagni. E' lui una delle sorprese più eclatanti di questa splendida
prima parte di stagione rossonera.
Dove si trova Bono durante le vacanze di Natale?
'A Brescia, per la precisione a Berlingo, con la mia famiglia'.
Con i risultati delle ultime gare un Natale tranquillo?
'Sicuramente quelli aiutano a stare più tranquilli e più sereni poi viene il resto'.
Da riserva di lusso all'inizio del campionato a titolare pressoché inamovibile.
'E' il mister che decide durante la settimana, ma in questa squadra
siamo tutti titolari anche perché ci sono giocatori di grande livello e
tutti, indistintamente, dobbiamo sentirci motivati'.
Il 14 gennaio, in notturna, sfida con l'Ancona, l'unica squadra che vi ha messo veramente in difficoltà all'andata.
'E' vero, è la squadra che ci ha messo più in difficoltà. Loro stavano
bene e noi eravamo un po' in crisi, però, adesso le cose sono cambiate
nel senso che siamo cresciuti parecchio per cui ce la giocheremo alla
grande per conquistarci i tre punti'.
Secondo te cosa manca alla Lucchese per diventare grande?
'Secondo me stiamo crescendo, di partita in partita, e potremo crescere
ancora tanto. Se continueranno ad arrivare ancora risultati positivi
prenderemo ancora maggiore coscienza delle nostre possibilità e
maggiore personalità. Per me innesti non mi sembra ne servano, anche
perché già così siamo una delle compagini più forti del girone. Poi a
gennaio si sa che c'è gente che andrà via e gente che arriverà. Non
credo, però, agli sconvolgimenti'.
La tua miglior partita fino ad ora disputata in rossonero.
'Ne ho fatte diverse, però, posso ancora crescere. La mia migliore
partita deve ancora arrivare. Io dovunque vado e dovunque sono stato,
ho sempre cercato di dare il massimo e di lavorare nel migliore dei
modi, alla fine il lavoro paga e spero anche quest'anno di poter dare
un contributo a questa formazione'.
Che opinione ti sei fatto di Braglia?
'Lo conoscevo da avversario e si vedeva che in panchina era un
sanguigno. Anche in allenamento. Secondo me è un ottimo allenatore
vincendo campionati e facendo ovunque ottimi risultati. E' anche una
bravissima persona che cerca sempre di darti una mano e di venirti
incontro, ti fa sentire parte del gruppo e protagonista'.
Se tu ti dovessi fare un regalo quale sceglieresti?
'Vincere un campionato, per me sarebbe il massimo'.
Gazzetta Lucchese