Venti domande a... Luca Bonfanti

31/12/2007 17:21

Carta di identità: Bonfanti Luca, nato a Empoli il 29 ottobre 1976, segno zodiacale scorpione, celibe.

Scaramantico? Direi un 20 per cento, nulla più e nessun rito in particolare.

Da piccolo eri...Molto agitato, direi una vera peste.

Nella vita devi dire grazie a ... Principalmente alla mia famiglia che è un punto di riferimento insostituibile.

Letture? E se sì quali autori? Moltissime letture e di tutti i tipi, anche se mi diletto soprattutto con i nuovi romanzi. L'autore preferito? John Grisham.

Cinema? Che genere? Attore-attrice preferiti? Al cinema non vado molto, è più facile guardi films in dvd con una particolare predilezione per il genere thriller. Se devo fare un solo nome di attore ti faccio quello di Denzel Washington, tra le donne invece mi "butto" su Angiolina Jolie.

Musica? Gli U2 su tutti, poi tanta musica italiana, a partire da Eros Ramazzotti e Luciano Ligabue.

Internet? Lo usi e con che frequenza? Diciamo che lo uso nel tempo libero e per puro divertimento.

Hobbies? Viaggiare è la mia passione e quando posso giro il mondo. Un posto di cui conservo un ricordo bellissimo? La Thailandia.

Mare o montagna? Mare, decisamente mare.

Piatto preferito? Pizza.

Città che ami di più al mondo? Non ne ho una in particolare anche se Londra mi è particolarmente piaciuta e mi ci sono trovato a mio agio.

Quale è il momento di massima tensione prima di una gara? I primi due-tre minuti a inizio della stessa. E' in quelle prime fasi di gioco che spesso capisco che giornata sarà.

Partita più bella e partita incubo nella tua carriera. Sulla prima metterei la finalissima play off tra Pescara e Martina, stadio esaurito e promozione in serie B. Davvero un ricordo splendido, come pure molto emozionante è stato l'esordio in serie A a Milano contro l'Inter. Tra i ricordi peggiori, invece, metto Sangiovannese-Lucchese, tre stagioni fa, quando perdemmo la possibilità di andare ai play off. Gran brutta giornata con relativo contorno di tensioni e di amarezza.

Espulsioni in carriera? Cinque, sei le ho collezionate. La più eclatante in Crotone-Fermana dove mi squalificarono per tre giornate.

Allenatore che ti ha dato di più. Ivo Iaconi, con lui ho avuto la fortuna di attraversare il periodo più bello della mia carriera calcistica.

Idolo calcistico da piccolo e giocatore attuale di riferimento. Roberto Baggio in gioventù, già giocavo a pallone ma per me è stato davvero un idolo. Attualmente Kakà, non che naturalmente mi ci riveda!

Squadra del cuore. Milan.

Se non avessi fatto il calciatore saresti...Non mi sono mai posto il problema, ma non avrei avuto difficoltà a adattarmi a lavori anche manuali verso i quali mi sento portato.

Il più burlone dello spogliatoio rossonero...Dico Masini che è qui accanto a me (i due, insieme al fratello di Luca, sono in vacanza per l'ultimo dell'anno ndr) e che mi ha pure preso in giro in occasione del primo gol al Pescara. Mi tocca fargli anche da fratello maggiore visto che sono un po' più grande. E poi, che ci vuoi fare, da solo mica riesce a fare niente...

Fabrizio Vincenti