'No Braglia no festa': auguri per un 2008 all'insegna dell'entusiasmo ritrovato

01/01/2008 11:50

Buon anno a tutti. E' finito, nel migliore dei modi, almeno calcisticamente parlando, il 2007 e comincia una stagione che, per i colori rossoneri, potrebbe essere, e sarà, determinante. Comunque vada. I Braglia Boys hanno dato l'addio all'anno vecchio dimostrando carattere, caparbietà, coesione, costanza. Alla loro guida un uomo solo, Piero Braglia da Grosseto, una di quelle persone che se le incontri per strada magari finisci per litigarci o, al contrario, per innamorartene tanto sono schiette, dirette, sincere, perfino, a tratti, brusche, ma meglio, molto meglio dei tanti ipocriti che circolano per le strade di questo mondo. Se per Natale avevamo voluto rivolgere gli auguri a tutti, ma con qualche differenza, il Primo gennaio non faremo distinzioni e gli auguri li vogliamo fare a tutti coloro i quali stanno facendo il possibile per far sì che questo sogno possa diventare realtà.

Buon anno, quindi, a Fouzi Hadj, ultimamente, forse, un po' incupito per le vicende personali che continuano a tenere banco, con il sincero augurio di tornare in sella più pimpante che mai. Complimenti, anche, per aver capito che la vendita della metà di Di Gennaro non è un tradimento verso il giocatore o la Lucchese, ma un atto di responsabilità e di umiltà. I soldi che arriveranno - domani giornata importantissima per la cessione del bomber - serviranno a risollevare sorti e morale di tutti cosicché si potrà ricominciare con una certa tranquillità. Alternative, del resto, non ce ne sono e l'affare Di Gennaro non solo è importante, è fondamentale e imprescindibile. Come qualche altro.

Buon anno anche a Silvio Giusti, che ha trascorso le sue festività a Verona, ormai divenuta la sua seconda patria. Il diesse rossonero da domani - ammesso che qualcosa non abbia già fatto anche in questi giorni di festività - sarà chiamato ad impegni e giornate intensi. Sulla sua agenda diversi appuntamenti, dalla cessione di Di Gennaro a quelle di Zanetti, Dei, Cipolla, Zizzari, Bellè. Per non parlare degli acquisti. Davvero un lavoro difficile.

Buon anno ad Antonio Magli, alle prese, anche quest'anno, con tutti quei problemi tipici di ogni segretario generale che deve occuparsi di tante altre cose oltre che di quelle di una normale segreteria. Uno come lui, che va sempre in panchina, è anche un supertifoso. E meno male che è un pisano.

Buon anno a Ciccio Bellucci il team manager con il grande rimpianto di non essere lì a giocarsela, sul campo, insieme agli altri. Averne di centrali come lui. Purtroppo, invece, si dovrà tornare sul mercato perché con Guidi, Morello e Nocentini, tra squalifiche e infortuni, c'è sempre il rischio di trovarsi scoperti. Bellucci ha fatto, in questi mesi, un lavoro nascosto nello spogliatoio, un lavoro oscuro, ma straordinario, di pazienza certosina, di disponibilità umana, di fiducia cieca nella società e nel suo presidente. Ciccio è un elemento non prezioso, ma indispensabile nell'economia rossonera.

Buon anno al dottor Tambellini, che cura i Braglia Boys e che, con Lido, Alvaro e tutti gli altri allietano le trasferte in tutte le città di questa benedetta-maledetta penisola. A loro, così come ai dipendenti e collaboratori della sede di via delle Tagliate, va il nostro augurio sincero di poter, a fine stagione, ritrovarsi insieme e gioire. Mai come quest'anno ci sono, nell'ambiente, unità di intenti e un rinnovato-ritrovato entusiasmo. Facciamone tesoro.

Buon anno, infine, anche a noi di Gazzetta Lucchese, nati a fine agosto con l'inizio del campionato, più per passione che per conoscenza delle difficoltà che avremmo incontrato. Senza falsa modestia abbiamo tenuto bene, a volte anche ottimamente, il campo. Grande idea quella di seguire le formazioni giovanili con la stessa passione e la stessa puntigliosità con cui seguiamo la Lucchese. Complimenti, dunque, a Andrea Amato, così come a Nicola Nucci e ai suoi sempre puntuali articoli e a Daniele Zichella, tifoso e collaboratore che non perde un colpo.

Gazzetta Lucchese