Braglia: "Il mercato? Pensiamo prima a sistemare le nostre situazioni. C'è bisogno di serenità. Solo dopo parliamo di acquisti"

02/01/2008 17:02

"Mercato? L'unica cosa che posso dire è che prima dobbiamo sistemare le nostre situazioni e poi, solo dopo, parlare di mercato. C'è bisogno di dare tranquillità e serenità all'intero ambiente". Senza mezzi giri di parole, senza teatrini. E' così che Piero Braglia esordisce alla ripresa degli allenamenti. E pare evidente che prima di tutto vuol preservare il gruppo, il suo gruppo, dalla tornata invernale del calcio mercato che potrebbe aggiungere solo problemi se nel frattempo non si fossero appianate le pendenze che ancora gravano sulla società di via Carlo Del Prete. Braglia, sull'argomento, è molto chiaro, come di consueto: "Non si possono promettere cose diverse dalla realtà che è nota a tutti, né dire cose, c'è solo da fare per dare un seguito al lavoro fatto sino a qui soprattutto e alimentare la tranquillità. Un po' tutti si pensava che le cose si dovessero sistemare in breve tempo e invece non è stato così. Per questo, mi pare assurdo parlare di mercato e pensare che questa società possa tirare fuori altri soldi come ha fatto in passato. Sento parlare di Ferrigno ma non può rientrare nei programmi stilati dalla società, non credo sia una operazione fattibile. E' il momento di creare basi più solide per il futuro, non di spendere altri soldi". "Noi continuiamo a avere fiducia nel nostro presidente - sottolinea il tecnico - che ha promesso di appianare tutte le situazioni a breve e, per quello che può, lo sta facendo; come a Natale quando ha cercato di dare un segnale a tutti noi. Certo, va detto che mi pare che in giro non ci siano molte persone disposte a aiutarlo. E' bene tenerlo presente questo". Il messaggio di Braglia sul mercato non si ferma qui. A chi chiede un identikit dei possibili arrivi risponde così: " Cerchiamo solo gente che vuol mettere la maglietta della Lucchese, abbia voglia di lottare; gente giovane, gente umile che sappia che se viene qui c'è da correre parecchio. Poi, è chiaro, che se dal mercato non arrivasse gente con queste caratteristiche allora sarebbe preferibile andare avanti con i nostri giovani, a partire da Donati e Benassi". Sui nomi glissa e lo fa rapidamente il tecnico maremmano, mettendo davanti a lui i tre esponenti della società: " Non me ne chiedete, sono Giusti, Magli e Bellucci, insieme al presidente naturalmente, a decidere. Io ho solo dato indicazioni sulle caratteristiche che servono anche in considerazione del valore, anche morale, che sta esprimendo questo gruppo". Le voci che si rincorrono, in uscita non fanno né caldo, né freddo a Braglia che ribadisce un concetto ripetuto a suo tempo: " Da qui, quei 13-14 titolari che abbiamo,  andranno via solo se saranno loro a chiederlo, dicendoci chiaramente che non stanno più bene a Lucca. Altrimenti staranno tutti qui, a partire da De Simone che ha mostrato di avere valori dentro, prima ancora che tecnici;  per non parlare di Bono, Briano e di tutti gli altri. Giglio interessa al Perugia? Idem come sopra, è un altro di quelli che sta dando tutto e ha ancora tre anni di contratto con la Lucchese, se non erro". Via libera, insomma,solo a chi non trova spazio, qualora le situazioni di mercato lo permettessero, ma niente smantellamento del gruppo che ormai segue Braglia con convinzione e con successo. Circa la gara con i grifoni Braglia manifesta la sua soddisfazione per la scelta: "Sicuramente ci servirà per ritrovare il passo. Quando si gioca con avversari nettamente più forti bisogna correre, darsi da fare e si possono evidenziare meglio i difetti da correggere. E' una ottima scelta quella della gara contro il Genoa in circostanze come queste. Come inizieremo la ripresa dei lavori? Come gli abbiamo finiti: lavorando". E in effetti, in vista della amichevole con il Genoa, il tecnico riprenderà la preparazione come in una qualunque settimana, salvo il fatto che domani e dopodomani saranno due gli allenamenti anziché uno soltanto.

Fabrizio Vincenti