L'intervista
by gazzetta lucchese
Amore&Vita alla riscossa. Cristian Fanini fa l'esame alla squadra e suona la carica in vista del Giro dell'Appennino
24/04/2010 14:42
«È chiaramente un momento difficile e c’è tanta pressione psicologica su di noi. Non è stato un bell’inizio di stagione, ma mancano ancora diversi mesi, sicuramente i più importanti e vogliamo dare il massimo per replicare almeno in parte le performance dello scorso anno». Cristian Fanini focalizza l’obiettivo sulle prossime corse in calendario. Gare importanti per il team, a cominciare dalla Vuelta Mexico Telmex ancora in svolgimento (conclusione domani a Città del Messico) e il Giro dell’Appennino in programma domani. Amore & Vita – Conad non vuole assolutamente fallire, ci sono risultati da portare a casa e il team sembra aver la determinazione giusta per dare il massimo: «Dobbiamo dare il 110 per cento ad ogni corsa. Mi aspetto questo da ogni singolo atleta. In questa stagione abbiamo commesso molti errori, ma abbiamo comunque sempre la possibilità di raggiungere degli ottimi risultati. La stagione sta entrando infatti nella sua fase ‘calda’e noi, non avendo ancora vinto (causa anche di tantissima sfortuna), avremo sicuramente più ‘fame’ di successi e quindi daremo il massimo per ripagare la fiducia dei nostri sponsor».
Pensando alle difficoltà incontrate dal team quest’anno, Cristian non riesce a darsi una spiegazione: «Per me è davvero difficile trovare i motivi di questa mancanza di risultati e vittorie, perché in questa squadra ci sono ottimi atleti e rispetto alle scorse stagioni ci siamo decisamente rinforzati. Evidentemente non è ancora il nostro momento. Ma visto che tutto nella vita gira metaforicamente come una ruota, sono ottimista che presto ‘giri’ tutto al meglio anche per noi».
Al Giro dell’Appennino, dove il team sarà diretto da Roberto Gaggioli, al via ci saranno Jaroslaw Dabrowski, Volodymyr Starchyk, due atleti che hanno decisamente le carte in regola per ottenere un buon piazzamento. Al loro fianco saranno schierati i giovani Jakub Novak, Dmytro Arkhynos, Roman Vishnevskyi, Oleh Opryshko e Konstantin Volik.
Intanto in Messico continuano ad arrivare piazzamenti, come il 5° posto di Colex nella tappa più dura svolta ieri. «Vincere qui non è facile – spiega il D.S. Giorgini – non è semplice abituarsi all’altura. Lo dimostrano i risultati anche delle altre squadre europee che sono impegnate qui. Nessuno ha vinto fino ad oggi. Noi comunque non cerchiamo scuse, ogni giorno siamo all’attacco e in tutte le tappe – escluso la prima, dove Metlushenko non ha potuto sprintare a causa di una caduta che lo ha danneggiato e praticamente messo fuori dai giochi agli ultimi 900 metri – siamo sempre stati protagonisti. Sempre all’attacco, proprio con Colex, Sanderson e Borisov. Anche Fognini finalmente ha cominciato a pedalare come tutti ci aspettavamo e Grechyn mi ha stupito per come sta cominciando a tenere in salita nonostante sia un passista veloce. Abbiamo colto sempre piazzamenti nei primi 15, tuttavia qui conta solo la vittoria. Aspettiamo la tappa conclusiva di Città del Messico per dare tutto con il nostro capitano Metlushenko che fino adesso è stato decisamente nell’ombra».