L'intervista
by gazzetta lucchese
Giornalisti inglesi sbarcano a Lucca e vogliono giocare una partita di calcio. Altrimenti non ritorneranno più. Si mobilitano in pochi, si divertiranno, fortunatamente, tutti. Infatti i journalist d'Oltremanica verranno accontentati: lunedì sera alle 21 al centro sportivo Sandro Vignini sfideranno lo Scoop .
01/10/2009 20:25
Qualche giorno fa arriva la notizia che un giornalista inglese,
in visita a Lucca con una folta delegazione di colleghi e personalità
del mondo economico anglosassone, avrebbe desiderato disputare una
partita di calcio. Peccato che quella che gli era stata promessa, alla
fine, era saltata lasciando gli inglesi con l'amaro in bocca e il
desiderio, sempre vivo, di giocare a calcio anche qui, in Italia. Sulla
posta elettronica di alcuni giornalisti italiani finisce il seguente
messaggio, un vero e proprio S.O.S. sportivo.
Hello. My name is Martin Cooper and I am a journalist from
Nottingham in England. A group of 14 friends who are veteran
footballers are visiting Lucca on Saturday. We would like to play a
friendly football game on Sunday or Monday at any time. We are not
professional footballers and we are not very good! Can you help?
Come si fa a non capire chi vuole calciare un pallone durante
una partita Italia - Inghilterra inventata lì per lì, ma che sa tanto
di eterna gioventù? Ovviamente la risposta è positiva e la mcchina
organizzativa si mette in movimento. Una sfida a 11 contro 11 sarebbe
possibile, ma troppo complessa anche se gli inglesi sono, addirittura,
14. Viene in mente il centro sportivo di Vittorio Tosto allo stadio
Porta Elisa. E' un'idea geniale, an extraordinary idea. Il giocatore
dell'Empoli, proprietario e gestore della struttura di via dello
Stadio, non ha dubbi e aderisce all'iniziativa: lunedì prossimo 5
ottobre alle 21 si giocherà una sfida o, forse, un triangolare tra
giornalisti italiani inseriti nella squadra Scoop e colleghi
d'Oltremanica.
L'inglese è entusiasta e non si aspettava certo un'accoglienza e
una ospitalità del genere. Aveva dovuto abbandonare l'idea non per
colpa sua e anche la possibilità di disputare una partita a Viareggio
in memoria delle vitttime della tragedia di alcuni mesi fa, non ha
avuto alcun risultato. Invece ecco che, nella cupa Lucca, nella città
delle mura, in uno dei più bei gioielli archiettonici della penisola,
in 24 ore si riesce a organizzare una manifestazione che avrà tutta una
serie di sorprese, anche perché non dimentichiamoci che l'ospitalità,
qui da noi in Italia, è sacra.
Gli inglesi non credono ai propri occhi né alle proprie orecchie. E invece è tutto vero. La gara si farà, con cena all'insegna della brotherood di antica memoria. Mr Martin Cooper scrive, alla fine di uno scambio fitto fitto di informazioni.
I am a journalist from Nottingham. I am 55. I work as a production
journalist on the Nottingham Evening Post, Derby Evening Telegraph,
Leicester Mercury, 30 weekly newspapers and special publications in our
circulation area. Our group going to Lucca includes a fireman,
builders, college lecturer, joiner, electrician, restaurant owner,
refrigeration expert and publisher. Our group is 14 in number: We are:
Mark Whiting, Ian Lamb, Paul Huber, Malcolm Mitchell, Simon Langton,
Ritchie Perry, Sean Lynch, Alan Silverwood, Tony Fisher, Richard
Vickery, Stephen Booth, Tony Cowlishaw, Steven Verity, Martin Cooper.
We are very happy to pay for all of the pitch, so you do not
have any costs, as you are doing us a great favour. As there are 14 of
us we could have two teams or just one team and change players.
Whatever you decide it is not a problem as we are very adaptable and
will agree to anything. We are just happy to play a game with you. We
have a meal booked at Bar Enoteca in Via Elisa at 8.30pm on Saturday.
You are very, very welcome to be our guest.
Così, tutto è a posto e lunedì sera, in via dello Stadio, la comitiva
inglese conoscerà la simpatia italiana e lucchese. Seguirà ricco
buffet. E chissà che, la prossima volta, non si registri un
capovolgimento di... spedizioni.