Lettera di Pietro Marchesini su Genova e il maltempo: "E se i giocatori non si impegnassero per restare in Prima divisione ma volessero restare nella categoria di appartenenza?"

10/03/2010 23:52

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

"Sono un vecchio tifoso della Lucchese abito a Genova e seguo la squadra tramite internet con la "Gazzetta Lucchese" della quale lei, signor Grandi, è valido esponente. La squadra sta andando in "caduta libera" e sembra difficile capirne le ragioni. Io ne avrei una: non è possibile che una volta raggiunta la promozione in C1, alcuni giocatori, intuendo che sarebbero sostituiti non preferiscano che la Lucchese resti in C2 dove troverebbero ancora spazio? Forse è una supposizione "maligna" ma non riesco a capire come una squadra possa cedere così di schianto. Mi auguro di sbagliare e i giocatori mi convincano con risultati positivi a cominciare da domenica con la Colligiana.

Pietro Marchesini

Risponde Aldo Grandi:

"La ringrazio per le belle parole, ma sono fermamente convinto che non ci sia alcun motivo di preoccuparsi. La squadra ha fatto e dato moltissimo, un calo può anche starci anche se resta difficile capire come uscirne fuori. E', probabilmente, pura questione di millimetri, ma a volte contano anche quelli. I giocatori rossoneri mai e poi mai si farebbero del male con le proprie mani. Eppoi suvvia non scherziamo: perdere le gare per restare in C2 è un pensiero così contorto che non può che cedere il passo a una verità più ragionata. Il momento, si sa, non è tra i più propizi, ma la squadra può e deve reagire e si vedrà già da domenica prossima a Colle Val d'Elsa. La Lucchese può ancora prendere il largo, ma molti, allora, devono cambiare mentalità e atteggiamento in campo, mostrando di non aver paura degli avversari".