Un lettore scrive: "Adesso difendete anche chi ha scommesso sui cavalli con i soldi della Lucchese". GazzettaLucchese risponde: "La prossima volta scriveremo in... italiano"

15/03/2010 23:48

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:"Incredibile. Incredibile ma, purtroppo, vero. Dopo aver creato confusione tra i tifosi della Lucchese sostenendo una squadra di Terza Categoria (squadra che è sparita, ovviamente); dopo aver dato pubblicità al libro di una persona che, io, da tifoso organizzato storicamente e disinteressatamente accanto ai rossoneri, mai ho visto e per fortuna mai conosciuto; dopo questo e altro ancora, ora vi mettete a difendere persone che hanno giocato a cavalli denaro che non apparteneva a loro. Non ci sono parole. Spero che gli attuali dirigenti della Lucchese rimangano a lungo e riescano finalmente a circondarsi di persone serie che vogliono VERAMENTE bene alla Lucchese, o quantomeno siano VERI professionisti. Perché al primo avventuriero sappiamo già come finirebbe e quale auterevole letteratura gli andrebbe dietro".

Gisberto Granucci

Risponde Gazzetta Lucchese:"Purtroppo, come avevamo previsto, qualcuno comincia a volare. Pazienza. L'autore della breve lettera è libero di dire tutto quello che vuole, ma, anche se la cosa può non fargli piacere, evidentemente è attento lettore del nostro quotidiano sportivo online. Di questo gliene siamo grati così come, con altrettanta franchezza e sincerità, lo invitiamo a non seguirci più se quello che scriviamo non gli aggrada. GazzettaLucchese, caro Granucci, non prende soldi da nessuno se non dai nostri inserzionisti e non deve rendere conto a nessuno. Non abbiamo un padrone che ci fornisce lo stipendio e quel poco, o quel tanto, che riusciamo o riusciremo a far entrare nelle nostre casse dipende solo ed unicamente dalle nostre capacità. Anzi. A dirla tutta, GazzettaLucchese fa tutto ciò che vuole, quando, come e quanto gli pare. Questa, per noi, è la libertà. Noi siamo editori, direttori e giornalisti di noi stessi. Cerchiamo, con un mazzo così, di fornire informazione e considerazioni che vadano al di là della semplice superficialità. Forse qualcuno non ci arriva e di questo ce ne dispiace e faremo di tutto per essere più comprensibili; forse qualcun altro non ci vuole arrivare e, a questo punto, la cosa non interessa più noi, ma un bravo psicanalista; infine, forse, c'è anche chi si diverte per il solo gusto di aprire la bocca o di battere i tasti del computer, ma in questo caso l'indifferenza è il miglior disprezzo".

P.S. Comunque, si consoli. Lei è in buona compagnia. A metterci i bastoni tra le ruote ci hanno provato anche altre persone e colleghi. Inutilmente. Noi, però, da ora in avanti ci riprometteremo di scrivere in... italiano.