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Andrea Pasqualitti da Roma: "Il braccino del tennista e l'occhio della tigre"

13/04/2010 08:44

Ancora Andrea Pasqualitti, tifoso romano della Lucchese e collaboratore della nostra testata durante alcune delle trasferte in giro per la penisola, ha fatto un bel viaggio per venire a Fano e, soprattutto, al ritorno, sulla A24, ha trovato la neve con relativa coda chilometrica a passo d'uomo guidati dai mezzi della protezione civile. Ecco, comunque, la sua impressione:

"Al ritorno dalla trasferta di Fano qualche considerazione va sicuramente fatta, la prima per importanza è un plauso a quei 500/600 tifosi che si sono fatti centinaia di chilometri per seguire ed incitare la squadra, segno tangibile che qualcosa è veramente cambiato ed è la base su cui lavorare per il futuro cercando di sensibilizzare ed avvicinare quante più persone alla società del Presidente Giuliani che ha mantenuto con i FATTI tutto ciò per cui si era impegnato. La seconda, inevitabilmente, è per la squadra che ha giocato una partita con bello spirito e con le giuste motivazioni, ma un'osservazione va comunque fatta: avendo gestito quasi sempre la partita e potendo contare su un Lollini e un Bova "Sontuosi", con un Nicastro che ad eccezione del gol del pareggio su punizione (in cui complice anche la barriera che gli impediva la visuale) non è stato proprio esente da colpe, ha però sfoderato un paio di interventi (vedi anche l'ultimo nel recupero) da categoria superiore, una volta in vantaggio e con un Fano che in quel momento era un po' sulle gambe, a mio avviso è scattato il "famoso braccino del tennista". La squadra ha smesso di giocare e, complice l'entrata in campo, peraltro giusta, di Scandurra al posto di un evanescente Pera, si è limitata solamente ai lanci lunghi nella speranza che Scandurra e il solito Biggi (un vero trascinatore e terrorre delle difese avversarie) potessero mantenere la palla e far salire la squadra. E' mancato l'occhio della Tigre, che quando riesce a fermare la sua preda prima che possa avere una seconda chance di salvezza l'azzanna definitivamente: questo a voler proprio trovare una piccola pecca, non dimenticando, però, che, forse, anche viste le dichiarazioni rese da tutti, dal presidente ai giocatori, prima della partita si sarebbe firmato per un pareggio. Comunque come ha più volte affermato Favarin in sala stampa, ci sono ancora cinque punti da gestire e una partita in meno, non dimenticando che il 2 maggio il San Marino arriva al Porta Elisa.
Penso che a questo punto manca solo la matematica alla conclusione di questi due anni fantastici. Dopo il TERREMOTO FOUZI e quello che si era profilato all'orizzonte, si potrà ben aspettare ancora un paio di settimane prima di festeggiare. Forza Lucchese e ci vediamo al Porta Elisa per Lucchese-San Marino".

Andrea Pasqualitti

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