Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Sbrighiamoci a... chiudere il campionato e, soprattutto, tiriamo fuori le unghie in queste ultime sei gare

29/03/2010 12:57

Il Bassano è solo un ricordo, peraltro felice e vissuto in una splendida cornice di sole. Una vittoria figlia più del carattere e della voglia di vincere piuttosto che del bel gioco o di una prestazione tecnica superlativa. Aggiungiamoci, poi, che tutto è filato per il verso giusto con l'infortunio a La Grotteria, il più talentuoso dei giocatori giallorossi - a proposito, complimenti anche a Baido e Veronese - e con l'espulsione di Grillo che ha permesso alla Lucchese di disputare almeno cinquanta minuti in superiorità numerica. Mettiamoci, poi, la fortuna di segnare in pieno recupero - sei i minuti concessi dall'arbitro Baratta di Salerno - e la ciambella è riuscita proprio con il buco.

Fatta questa necessaria premessa, non si può, tuttavia, sottacere la realtà. Si è detto che i rossoneri non sono più l'ammazzacampionato del girone di andata a causa di un calo fisico e psicologico e così si è mascherata, inconsciamente, la vera situazione venutasi a creare a gennaio alla chiusura del mercato. Due, a nostro avviso, sono i motivi principali del calo di rendimento della formazione di Favarin. Ad essi, poi, possiamo anche aggiungere un comprensibile calo fisico e, proprio per colpa degli altri motivi, il conseguente crollo psicologico.

La prima ragione di questo stop va individuata nel potenziamento che le avversarie dei rossoneri hanno, inevitabilmente, portato avanti a gennaio e il Bassano è tra queste. E' logico che, davanti allo strapotere della Lucchese e anche per timore di altre sgradite sorprese in chiave play-off o play-out, le società hanno voluto correre ai ripari per correggere gli errori commessi in fase di programmazione estiva. La seconda ragione è che ci troviamo, ormai, a un passo dalla fine della stagione ed è giunto il momento della verità: ecco, allora, che tutte le gare vengono giocate con la bava alla bocca, soprattutto da chi, questa bava, la deve tirare fuori per arrivare da qualche parte o non finire in qualche altra.

La Lucchese non ha operato sul mercato di gennaio se non con l'arrivo in prestito di Potenza, ragazzo velocissimo, ma ancora acerbo e che, quindi, può essere giudicato in prospettiva e che, comunque, ha impiegato un bel po' ad entrare in forma. Del resto, a parte il budget stanziato dalla società, è anche onesto riconoscere che dieci punti di vantaggio lasciavano presagire un girone di ritorno abbastanza agevole. Così, invece, non è stato e la situazione ha iniziato a farsi complessa e complicata. Poi, per fortuna, sono giunte le due vittorie di Colle Val d'Elsa e di Bassano del Grappa cosicché la classifica è tornata a farsi sorridente, ma i pericoli non sono ancora scongiurati del tutto.

Sbrighiamoci, quindi, a chiudere la pratica relativa a questo campionato perché è ora che bisogna badare al sodo e non stare a perdere tempo con la tecnica o il gioco o lo schieramento tattico. Da ora in avanti le partite si vinceranno con il cuore e la grinta, ma, in particolare, con la fame. Chi più ne avrà più vincerà. Quanto ai bilanci, li faremo in un secondo momento e, per la Lucchese, non potranno che essere, almeno si spera, largamente positivi. Quindi, un ultimo sforzo per raggiungere la mèta e, poi, tutti al mare a godersi le meritate vacanze.

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