Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Il Perugia saluta, il Rimini anche, tante altre squadre boccheggiano: la Lucchese e il suo progetto potrebbero aprire la strada per un futuro diverso nel mondo del calcio
30/06/2010 20:11
Chiacchiere d'estate in attesa dell'inizio della nuova stagione. Parole sì, ma attenti al loro significato e alla previsione che contengono. Abbiamo visto come società più o meno gloriose come Rimini e Perugia sono in crisi nera, che atre boccheggiano e chissà se riusciranno a uscire dal polmone d'acciaio in cui sono finite da tempo. Il calcio è in stato di allarme e di allerta. Se non verranno presi provvedimenti, ma, soprattutto, se non si deciderà di rinnivarsi, il futuro è quanto mai incerto e colorato a tinte fosche. Soldi non ce ne sono, mecenati nemmeno, qualche pazzo qua e là che investe e butta via denaro tanto per godere un attimo di visibilità o perché convinto che il calcio sia ancora un affare. In tutto questo bailamme, in questa oscurità nella quale sembrano orizzontarsi, anche se a fatica, solo le squadre di serie A e qualcuna di serie B, ecco che un barlume di luce si accende ed è la Lucchese Libertas 1905 di Giuliano Giuliani. Il progetto per la rfistrutturazione del Porta Elisa e i 43 milioni di euro che saranno investiti nell'opera rappresentano quello che, ormai tutti gli addetti ai lavori, ritengono indispensabile se si vuole sopravvivere in un panorama calcistico che necessita di una sterzata. Giuliani e Valentini hanno visto giusto e questo, onestamente, lo diciamo pur sapendo benissimo che si tratta di due imprenditori che, come si dice, se la gallina non fa due uova al giorno, gli tirano il collo. Le società calcistiche hanno bisogno di poter contare su denaro liquido certo per poter programmare e gestire con tranquillità il proprio cammino. I biglietti d'ingresso allo stadio non bastano più, soprattutto nelle serie inferiori, non bastano nemmeno gli sponsor né il merchandising se si parla di prima o seconda divisione e serie B compresa. Allora bisogna cambiare e alla svelta. Come sempre, in ogni epoca di crisi congiunturale o, come in questo caso da noi, strutturale, è necessario rinnovare, osare, rimettersi in discussione. Ecco perché la Lucchese che comincia partendo da un nuovo stadio che niente pregiudica del vecchio, puà rappresentare un esempio, il capostipite di una lunga dinastia con un grande futuro dietro le spalle. E se tanto mi dà tanto, allora risultati calcistici arriveranno unitamente a quelli economici e alla serietà degli stessi. Avanti, dunque, con ottimismo e chissà che il futuro non ci riservi, davvero, straordinarie sorprese.
Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Gazzetta Lucchese ai blocchi di partenza: grazie a chi, in tutti questi anni, ci ha voluto bene
E' stata una bella presentazione. Grazie alla capacità di Samuele Cosen ...
Leggi l'articolo intero