"2016 o morte": teniamocelo stretto questo presidente un po' ruspante, ma lontano anni luce da un venditore di tappeti

13/07/2010 12:05

Una serata ricca di confronto con anche qualche scontro. Verbale ovviamente e mai sopra le righe. E' quella che si è svolta ieri sulla terrazza del Cafè Fellini di piazzetta San Carlo, nel cuore del cuore del centro storico. Nel locale di Massimo Tamburrini Gazzetta Lucchese e Nuovo Corriere di Lucca avevano organizzato una riunione-assemblea-disputa tra il presidente della Lucchese Giuliani e i tifosi rossoneri. Oggetto del contendere tutto, ma, nei fatti, la tessera del tifoso in particolare e la questione della campagna abbonamenti. Domani Gazzetta e Corriere pubblicheranno i resoconti della serata e gli interventi dei presenti. Oggi basti dire che si è iniziato intorno alle 21,20 per finire un'ora e mezza più tardi ed avere, seduti sulla terrazza, una trentina di tifosi tra i più storici e rappresentativi della piazza rossonera. Giuliani ha ribadito la sua posizione equidistante dalla tessera del tifoso - né a favore né contro - ma favorevole, senza dubbio, alla sottoscrizione dell'abbonamento sempre e comunque, tessera o meno, pur di aiutare la società a sentirsi sempre più vicina alla gente. 2016 è il numero magico: sono gli abbonamenti fatti nell'ultimo anno dell'era Fouzi Hadj in C1. Giuliani ne vuole uno di più altrimenti si dimetterà dalla carica. Una decisione ribadita in tutte le salse anche ieri sera. Alla fine dell'incontro tutti sono rimasti piacevolmente impressionati da questo presidente, forse un po' ruspante, ma, sicuramente, lontano anni luce da qualsiasi venditore di tappeti. Non è un mecenate, non è un benefattore né un imprenditore tanto per fare. Al contrario. Vorrebbe più gente allo stadio, forse anche più considerazione e riconoscenza, ma ha sufficiente intelligenza per capire che non sempre ciò che si desidera può, poi, diventare realtà. Però, vederlo parlare con i tifosi, scaldarsi, ma ascoltare tutti e a tutti dare una risposta, in una caldissima serata estiva, beh, lasciatemelo dire: un presidente così teniamocelo stretto. Non ci dirà mai che la Lucchese andrà in serie A in quattro anni, ma nemmeno, almeno così speriamo, ci farà precipitare nell'abisso dell'anonimato.