Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Che succede in questura? Mercoledì c'è una riunione con la Lucchese e i tecnici del Comune: non c'è tempo per rimescolare le carte, ma, soprattutto, non ce n'è alcun bisogno
25/07/2010 09:34
L'articolo pubblicato l'altro giorno sui contrasti, per non dire peggio, tra Comune e questura si è portato dietro una serie di reazioni a catena che hanno avuto il merito di fare luce su un problema che, sinceramente, problema non è. Come ha spiegato l'assessore allo Sport Lido Moschini, sui lavori da intraprendere entro l'inizio del campionato al Porta Elisa era stata trovata una perfetta intesa con il vice questore Nania e con la Lucchese Libertas 1905. Poi, improvvisamente, ecco che, trasferitosi Nania, piomba su Lucca un nuovo vicario, proveniente dalla Campania, presumibilmente abituato ad altre piazze calcistiche un po' più movimentate della nostra. Fatto sta che, a quanto risulta e a quanto ha dichiarato lo stesso Moschini, il dirigente della questura lucchese manda tutto all'aria e fa capire che per lui l'accordo raggiunto in precedenza non ha valore. In sostanza va rivisto il progetto dei lavori per una spesa che, secondo Moschini, raggiungerebbe i 200 mila euro. I tecnici del Comune, uno in particolare, sbottano e dicono apertamente che così non si può lavorare e che è tutto incredibile. Il dirigente della questura non demorde e rilancia. La Lucchese Libertas 1905 sta con il Comune, ma non sa che pesci prendere. Negli uffici di viale Cavour cosa si pensa e si decide?
Il questore di Lucca, il grande, il simpatico, il furbo, il paziente, l'ironico, il suadente, il galante Maurizio Manzo (pardon, mi dicono che il questore è cambiato da un pezzo e io non me ne ero accorto) non può permettere che un accordo già raggiunto sui lavori da fare allo stadio, ossia le dua paratie che sarebbero tirate su in via dello Stadio e in via Gramsci, salti per il presumibile, comprensibile, ma non giustificabile eccesso di zelo di un dirigente il quale, sicuramente, ha le sue ragioni, ma che dovrebbe rendersi conto della realtà lucchese. Il Porta Elisa sarà restaurato e ristrutturato al massimo entro dodici mesi con una spesa faraonica e un nuovo look semplicemente avveniristico. Ebbene, che senso ha spendere 200 mila euro adesso per una sicurezza che ci sembra davvero eccessiva? Basterebbe guardare le statistiche per accorgersi che Lucca non è Milano, né Napoli né Roma, né Torino o anche Palermo e Firenze. Se abbiamo accettato la tessera del tifoso pur con tutti i suoi limiti, questo non vuol dire accettare supinamente anche tutto il resto. Se davvero le cose stanno in questi termini, allora sarà il caso che qualcuno faccia un passo indietro. E si fermi.