Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Forza ragazzi, nulla è perduto tranne tre punti
29/01/2008 12:39
Aldo Grandi - La Nazione
A Crotone è andata male. Era prevedibile? Forse sì, vista la
gara di Martina Franca, ma l'amaro in bocca resta comunque. Un punto
era alla portata dei rossoneri, ma tant'è. Non è tempo di
recriminazioni, ma di riscossa. E domenica arriva la Sangiovannese, che
con i suoi sette acquisti (Mauri, Gerardi, Staffolani, Rebecca,
Mondini, Goretti e Minopoli) sul mercato di gennaio rischia di essere
qualcosa di più di un semplice... sparring partner. Allora avanti e
ritroviamo l'entusiasmo dei giorni perduti, quel gioco e quella grinta
che hanno lasciato a bocca aperta i tifosi rossoneri che hanno ammirato
una squadra grintosa e affamata come il suo tecnico. Quest'ultimo è a
quota tre espulsioni. Una inezia. Dispiace, soprattutto, per lui e per
la fama che rischia di crearsi attorno e che gli potrebbe pregiudicare
piazze più importanti. Quanto a noi, Piero Braglia è sempre tato il
valore aggiunto di questa squadra e di questa società - unitamente a
Giusti e a Magli - quindi una espulsione in più, una in meno, non
cambia granché. Se poi si aggiunge che con Isetto la Luccheso non ha
mai perso, ben vengano anche altri cartellini rossi per il tecnico
maremmano.
Capitolo Fouzi Hadj: a Crotone lo abbiamo visto stanco, giù di
morale, assente. Speriamo sia solo una impressione. C'è bisogno del
presidente che conoscevamo, solo contro tutti, quello, per intenderci
dell'Uccidi nemico con il suo veleno. E' necessario che Hadj torni ad
essere quello dei bei tempi, con il suo sorriso contagioso e il suo
ottimismo. Un momento no può capirtare a chiunque, bisogna saper stare
a galla e, soprattutto, prenderne coscienza. Solo chi cade, del resto,
può risorgere. Ci auguriamo che con l'arrivo della primavera tornino
anche la fiducia e la serenità nella vita del plenipotenziario
rossonero.
Capitolo entusiasmo. Non è il momento, questo, di spaccare il
capello in quattro, anche perché, i conti, se ci sarà la possibilità,
li faremo alla fine. Ora è necessario che tutti, città compresa, si
stringano attorno a questi ragazzi autori di una rimonta incredibile.
Un passo falso ci può stare, a patto che sin da domenica si riparta con
la stessa convinzione e fiducia in se stessi. La società è in un
momento delicatissimo. O vincere o perire: questo è il senso della
stagione. Giochiamoci, allora, tutto fino in fondo, ringraziando chi,
come Giusti, al di là delle divergenze di vedute, sta facendo
l'impossibile per tentare di condurre in porto questa navicella
assalita dai marosi. Siamo in un mare agitato e i nemici non si
contano. Impariamo a difenderci e a respingere gli attacchi. Non ci
sarà critica per chi avrà provato senza riuscirci, ma solo per chi,
potendolo fare, ha preferito rinunciare. In bocca al lupo.