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Cordoni presidente Ascom: "Ora basta con questa storia dei commercianti egoisti. Dobbiamo distinguere tra l'essere tifosi e l'essere negozianti. Cosa dovremmo fare di diverso da quello che fanno i commercianti di Siena o di altre città?"

20/08/2010 08:39

Ademaro Cordoni, presidente di Ascom Confcommercio dal 23 giugno 2008, non è uno che ami particolarmente essere intervistato. Ai proclami preferisce la discrezione e alle confidenze la riservatezza. Titolare di una delle più conosciute e prestigiose pasticcerie cittadine, qual Pinelli di via Beccheria, Cordoni è un uomo concreto che sa cosa vuol dire fare il commerciante e che del commerciante ha tutti i pregi e, presumibilmente anzi, probabilmente, anche qualche difetto. In questa intervista apparsa sul Nuovo Corriere di Lucca si confessa e parla anche di Lucchese.

E' sempre il solito discorso. Dicono che voi commercianti del centro storico siete una specie di consorteria dotata di molto, troppo potere per quel che riguarda le scelte relative alla città. Lei cosa ne pensa?

"L'Ascom è una grande realtà che da decenni rappresenta e promuove il commercio non solo nel centro storico, ma in tutta la provincia. Anzi. Debbo dire che in quest'ultimo periodo abbiamo creato i centri commerciali naturali in tante realtà della provincia e, quindi, noi rappresentiamo non soltanto il centro storico. Se poi andiamo a vedere il centro storico, in questo ultimo periodo la componente commerciale è l'unica che è riuscita a resistere alle trasformazioni e ai cambiamenti della società e delle funzioni del centro storico medesimo".

Il centro storico. Cosa serve per renderlo più usufruibile a coloro che, pur non essendo turisti, vogliono viverlo con maggiore continuità e minori... sacrifici?

"Le problematiche che sono emerse in tanti incontri avuti con gli operatori commerciali comprendono tutte la cronicità del problema parcheggi in quanto, pur essendoci, non riescono a dare i risultati aspettati. Effettivamente abbiamo proposto e continueremo a chiederlo una fascia oraria di sosta gratuita, specialmente da ottobre a maggio, per facilitare questi scambia tra interno ed esterno. Proprio per far sì che il lucchese classico possa ritornare a fare le sue passeggiate in centro".

Cos'è per lei l'egoismo?

"L'egoismo si ha quando non si tiene conto del bene comune, ma si privilegiano, esclusivamente, i propri interessi".

E i commercianti sono egoisti?

"Non sono egoisti, sono individualisti, perché chi fa questo tipo di attività già è catalogato come lavoratore autonomo. Da lì ne consegue un sistema di approccio con il resto della società civile che, a volte, può sembrare egoistico, ma, di fatto, altro non è che un modo per districarsi e sopravvivere. Una ragione di più per iscriversi all'associazione che dirigo per aiutarci e, insieme, risolvere i problemi".

La Lucchese dopo due anni è tornata in Prima Divisione. Il presidente Giuliani dice che Lucca non è una buona madre e che si potrebbe fare di più per sostenere la squadra e la società. Ascom cosa pensa di fare per dare torto a Giuliano Giuliani?

"Bisognerebbe scindere le due cose perché per essere tifosi potrebbe bastare andare allo stadio, partecipare ad alcune iniziative che fa la società rossonera ed essere contenti come siamo che la squadra sia tornata dov'era. Ma che cosa c'entra essere commerciante? Faccio un esempio: un commerciante di Siena che cosa fa di diverso da quanto fa un commerciante di Lucca? Ha una squadra che naviga tra la B e la A, uno stadio vicinissimo come il nostro al centro dove, addirittura, nei giorni normali si può parcheggiare sotto le tribune. Io dico questo per spiegare che anche loro vorranno bene al Siena come noi lo vogliamo alla Lucchese senza, tuttavia, creare aspettative ulteriori".

Tessera Vip allo stadio: darà diritto a tutta una serie di benefit a cominciare dal posto auto riservato per proseguire con servizio catering, riunioni, trasferte e via dicendo. Giuliani dice anche che ogni personaggio di rilievo, come lei, della realtà cittadina, dovrebbe sottoscriverla. Lei che risponde?

"Le iniziative di marketing del patron della Lucchese saranno senz'altro ben studiate, mi auguro che molti imprenditori accettino questa opportunità".

Oneri e onori dell'essere presidente di Confcommercio.

"Onori: quello più grande quello di poter rappresentare una categoria così importante e, quindi, insieme vi è anche la responsabilità di poter essere all'altezza di tale compito. Oneri: essendo il momndo commerciale molto complesso e articolato, vi è la necessità di essere presenti nelle realtà di tutti i settori e dell'intero territorio".

Cosa le piace di più di Lucca e dei lucchesi e cosa, invece, sopporta di meno?

"Trovare difetti a Lucca è molto difficile. Io sono la persona meno indicata per trovare dei difetti in quanto, da 35 anni, passo l'intera mia giornata in città a contatto con la gente. Conosco tutte le sfaccettature, gli orari e i movimenti. Potrei descrivere tutti i suoni e le realtà che si alternano nel corso della giornata. Se devo parlare di difetti torno ad essere presidente di commercianti e mi auguro che alcune grosse problematiche, vedi parcheggi e ripopolazione dei negozi in centro, trovino una soluzione.

GazzettaLucchese ha lanciato un appello ad Ascom, Cassa di Risparmio di Lucca, Industriali e politici affinché sottoscrivano 150 abbonamenti ciascuna. Che ne pensa?

"Diciamo che quando si fanno queste iniziative non si fanno dei numeri perché si rischia di non raggiungerli o di superarli. Ci metteremo tutta la buona volontà e vedremo, poi, quale sarà il risultato".

Aldo Grandi

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