Il manto erboso del Porta Elisa faceva schifo: e menomale che non c'è stato lo spettacolo di Fiorello, altrimenti cosa sarebbe successo?

24/08/2010 12:30

Ha ragione Giancarlo Favarin, ma non c'era bisogno delle sue parole per rendersi conto che quello visto domenica al Porta Elisa non era un campo di gioco, ma, semmai, di patate. Come mai? Eppure l'ultima volta che avevamo visto il Porta Elisa ridotto così era stato dopo tre mesi di incuria da parte della gestione Fouzi Hadi che non aveva pagato la ditta incaricata per la manutenzione del campo. Ora, a quanto ci risulta, problemi non ce ne sono, quindi vorremmo sapere quali sono le cause di questo obbrobbrio. Inoltre, pensate un po' cosa sarebbe successo se lo spettacolo organizzato da Mimmo D'Alessandro con Fiorello protagonista avesse avuto luogo sul prato dello stadio. Apriti cielo. Qualcuno, a quest'ora, sarebbe già stato crocifisso. Invece, Fiorello non c'entra niente e il presidente Giuliani che, all'epoca, fece capire che lui, il terreno, non lo concedeva con il rischio di vederselo rovinare, farebbe bene a cercare di capire cosa possa essere accaduto. E, se esiste, chi è il responsabile. Casomai, poi, si fosse trattato di una malattia dell'erba o del terreno, capire come mai nessuno se ne è accorto. La gente vuole sapere l'origine di questo sconcio. Noi anche, speranzosi che si tratti di qualcosa non imputabile a trascuratezza, imperizia o scarsa competenza.