Grazie a tutti coloro che, in questo momento, non mi hanno mai fatto sentire solo

31/08/2010 16:09

Sono stato fino all'ultimo indeciso se affrontare questo argomento direttamente sulle colonne di Gazzetta Lucchese. La morte di un figlio, Alessio Grandi di 22 anni, è stata per me un colpo non solo al cuore, ma anche alla testa e a tutto il resto del corpo. Domenica a Vasto sarebbe dovuto andare lui in campo a scattare le fotografie della gara con Fabrizio Vincenti in tribuna, invece ho dovuto andarci io. Con quale entusiasmo potete facilmente immaginare. Alla fine dell'incontro Damiano Biggi, forse uno dei giocatori apparentemente più introversi della squadra, ha voluto espressamente dire che la vittoria era dedicata alla memoria di questo giovane deceduto dopo che la sua auto si è schiantata contro il muro delimitante un ampio giardino a San Lorenzo a Vaccoli. Con lui anche la società rossonera, Giuliano e Gabriele Giuliani in testa, il diesse Paolo Giovannini, Luigi Viani, il segretario Benedetti, Lido e altre persone tra cui lo stesso Favarin, quindi Quironi e altri calciatori. Se un aspetto positivo può esserci e trovarsi in una storia come questa dove di positivo non c'è alcunché, allora esso sta nel calore umano della gente di Lucca che mai e poi mai mi ha fatto sentire solo nemmeno per un istante. Ci terrei, quindi, a salutare con affetto tutti coloro che hanno avvertito la necessità di manifestare la propria incredulità e il proprio affetto per quello che è successo. Dare qualcosa a qualcun altro vuol dire essere con lui in un'attesa millenaria del bel tempo che verrà. Colleghi, amici, parenti e conoscenti puri e semplici hanno saputo trasformare la disperazione in amarezza e la rabbia in impotente serenità. Ero solito dire che la gente di Lucca è fredda e pettegola, ma in parte e soltanto in parte perché per il resto ha un cuore grande così e la discrezione, rispettosa del dolore altrui, di chi non vuole farsi vedere sul luogo della... tragedia.