Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Forza Lucca rischia di far cadere la giunta: bene, sapremo chi i tifosi dovranno ringraziare qualora il progetto per il nuovo look del Porta Elisa dovesse saltare o slittare alle calende greche
14/09/2010 11:08
Noi, classe 1961 e 1966, non avevamo certo bisogno del libro di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo (La casta) per apprendere di quali privilegi e stipendi godono i politici nel Bel Paese. Creciuti negli anni Settanta e Ottanta, in pieno clima clientelare pentapartito Dc, poi Psi, quindi Pci e tutto il resto ad esclusione, ma solo per caso e impossibilità oggettiva, degli altri partiti che poco contavano nello scacchiere politico nazionale, ne abbiamo viste e sentite di cotte e, soprattutto, di crude. I politicanti della Prima Repubblica c'erano già al tempo di Mussolini e ci sono durante la Seconda Repubblica per certi versi persino peggiore della prima. Noi ci vantiamo di avere in grande dispregio, salvo prova contraria fornita dai diretti interessati, tutti, indistintamente, i politici, spesso attenti ai propri interessi o a quelli particolaristici delle lobbies che sostengono, capaci di mettersi in tasca gli stipendi pubblici senza sapere, a volte, cosa significa lavorare sotto padrone o anche lavorare e basta.
Disprezziamo, salvo prova contraria, i politici di professione in sostanza. E ce ne vantiamo. Ci vantiamo di non aver mai leccato il culo a chicchessia, di aver fatto il nostro mestiere chiedendo, semplicemente, e ottenendo, sempre, risposta, riconoscendo, quantomeno, fino ad oggi, una certa cortesia ai politici, invero pochi, con cui abbiamo avuto a che fare. Adesso siamo venuti a conoscenza che un gruppo politico appena formatosi in seno alla maggioranza, Forza Lucca, capeggiato dall'ex consigliere regionale di Forza Italia Maurizio Dinelli e che vede anche la presenza di altri sei consiglieri comunali tra cui la ex consigliere regionale Giuliana Baudone, sarebbe pronto a far cadere la giunta qualora non ottenga ciò che chiede. Ossia, dicono i loro avversari, più potere contrattuale che tradotto in soldoni vorrebbe dire qualche poltrona di quelle che contano. Noi non sappiamo se questo è vero e ci pare giusto ascoltare direttamente da Maurizio Dinelli e Giuliana Baudone i motivi della loro azione che rischia, questo sì, di far saltare o slittare il progetto per il nuovo look del Porta Elisa. Premesso che gli imprenditori in generale non ci piacciono anch'essi salvo prova contraria - sempre bravi a privatizzare i guadagni e a pubblicizzare le perdite - vorremmo fare chiarezza una volta per tutte: se la giunta dovesse cadere e il sindaco Favilla, da buon democristiano e da persona professionalmente impeccabile, sa cosa vuol dire fare politica con tutti i compromessi del caso, rinunciare ad andare avanti, allora qualcuno dovrà essere indicato come responsabile con tanto di motivi reali e non fittizi o ricoperti da presunte ispirazioni ideali. Noi non rendiamo conto a nessuno perché siamo, nel nostro piccolo, i direttori e gli editori di noi stessi. Ringraziamo i lettori - oltre 3500 contatti domenica scorsa - e quegli inserzionisti che ci consentono di coprire le spese per fornire questo servizio. Per il resto, prestiamo attenzione soltanto ai fatti. Quelli veri, però.