Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
E' andata. Passato il turno, adesso tocca al Benevento. Il re è morto, viva il re.
27/10/2010 19:28
E' andata. La Lucchese targata Indiani ha superato il primo ostacolo e, indipendentemente dal modo, importante era saltarlo e andare oltre. C'è riuscita. Senza nemmeno troppo faticare, almeno da quello che si è visto in campo, ma, si sa, domenica a Benevento sarà un'altra musica. Eppure non si può, dopo quello che è accaduto, non essere ottimisti. Le parole dette da Chadi in sala stampa a Savona e, soprattutto, la maniera in cui sono state dette, la effettiva sofferenza sul suo volto per quello che era successo, lasciano chiaramente intendere che, effettivamente, da domenica sarà un altro campionato per i colori rossoneri. E' morto il re, viva il re.
L'articolo-commento di ieri, su questa rubrica, ha suscitato un pandemonio. Ce ne dispiace, sinceramente, anche perché, sparando nel mucchio e senza voler, per questo, colpire qualcuno in particolare, forse per una consecutio logica non voluta, c'è chi si è sentito ingiustamente chiamato in causa. Lo ripetiamo, non si trattava di un articolo ad personam nei confronti di chicchessia. Punto e basta. Il resto sono solo chiacchiere. Il fatto è che, da quando www.gazzettalucchese.it è on line, ha rotto, evidentemente, un certo equilibrio che regnava in un certo ambiente, quello dei mezzi di informazione e lo ha fatto involontariamente, semplicemente e, forse, anche abbastanza ingenuamente. Ma senza cattiveria né malafede, lo provano i 18 mila personal computer diversi collegati nel solo mese di settembre! Inoltre, questo sito è aperto a tutte le repliche di chiunque si senta chiamato in causa. E con un'evidenza e un risalto che nessuno può contestare. Quindi, se c'è chi vuole spiegare perché qualcosa non corrisponde al vero o perché certe affermazioni non sono state opportune e vuole controbattere, la nostra home page è a disposizione. Noi, per quello che ci riguarda, andiamo avanti.
Buon campionato a tutti e un saluto, con affetto e riconoscenza, a Giancarlo Favarin.