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Il punto di Aldo Grandi

Vietato sparare sulla Croce... Rossonera

13/12/2010 12:05

Prima tentazione dopo il triplice fischio finale e l'ennesima sconfitta in trasferta a Siracusa: chiamare al telefono Paolo Giovannini e domandargli per quale motivo non avesse preso Vannucchi e Masini e anche Tosto. Seconda tentazione, domandare alla società come mai nessuno ha pensato a consigliare il direttore sportivo rossonero in tal senso. Alla fine, però, le due tentazioni hanno partorito una lunga intervista a Giovanni Valentini, che pubblichiamo su Gazzetta Lucchese e sul Nuovo Corriere di Lucca e una telefonata a Paolo Giovannini per dirgli che, adesso, non ha senso sparare sulla Croce Rossa anche se sono stati commessi, evidentemente, degli errori.

Ecco, nonostante i tifosi lo avessero capito da un pezzo perché loro, di partite, ne hanno viste a centinaia, nonostante la squadra abbia un ruolino di marcia da retrocessione, nonostante si faccia finta di non capire che la situazione è diventata preoccupante, nonostante, infine, questi risultati ridimensionino, purtroppo, le vittorie degli ultimi campionati; ebbene, nonostante tutto ciò, adesso sarebbe troppo facile sparare sulla Croce Rossa dicendo che l'avevamo previsto e che andavano acquistati alcuni giocatori di esperienza come, ad esempio, Vannucchi e Tosto o, magari, anche Masini o qualche altro. Ci era stato risposto che, così facendo, sarebbe stata intaccata l'unità del gruppo. Se questi sono i risultati, alla faccia dell'unità, meglio, allora, un bel casino. Comunque sia tutti sanno, Giuliani e Valentini compresi, che sono stati commessi degli errori. Se ne parlerà più avanti, magari a fine stagione quando sarà necessario fare quel benedetto salto di qualità che, fino ad oggi, è mancato. Nel frattempo, però, è necessario guardare avanti e rinviare ogni processo.

Abbiamo appreso che Marotta avrebbe voglia di andarsene. Lo comprendiamo, è un professionista e per di più è anche ambizioso e capace. Logico, quindi, che morda il freno e che non ci stia a prendere schiaffi a destra e a manca. Ci sono, inoltre, molti giocatori che, a fine anno, se ne andranno perché inutili al progetto rossonero sotto il profilo sportivo, resteranno, se tutto andrà bene, alcuni giovani, ma l'intero scheletro della squadra andrà ricostruito vertebra dopo vertebra e, scusateci, anche costola dopo costola. Ma adesso no, ora è vietato contestare o sparare ad alzo zero su squadra e dirigenti. Al contrario, va fatto tutto il possibile per uscire da questa situazione e raggiungere la salvezza quanto prima. I tifosi, a essere sinceri, avrebbero tutto il diritto di arrabbiarsi per tutta una serie di motivi. I giocatori, visto che sono pagati né più né meno (semmai di più) di chi lavora dal lunedì al venerdì in uffici, fabbriche o campi, dovrebbero avere un po' più di umiltà e recarsi alle cene dove sono invitati visto e considerato che, in qualunque società che si rispetti, quando non arrivano i risultati i responsabili vengono spediti in cassa integrazione quando va bene.

Ci avevano detto che tutte le colpe erano di Favarin. Cazzate! L'unica colpa di Favarin è stata quella di condividere le scelte tecniche della presente stagione. E di non essersi ribellato puntando i piedi. Il presidente Giuliani ha detto che da quando c'è Indiani le cose vanno molto meglio e la differenza rispetto al passato si vede. Noi, purtroppo, siamo miopi e, talvolta, anche presbiti, ma tutta questa diversità non l'abbiamo notata. La gente è, comprensibilmente, incavolata perché ha scoperto una Lucchese che non conosceva, una squadra impaurita che non riesce a far male a chicchessia. Adesso tutti si sono resi conto che bisogna intervenire sul mercato a gennaio. Alla buon'ora. Fino a qualche settimana fa c'era chi sperava ancora di ribaltare la situazione e di non dover rimangiarsi quello che aveva detto a inizio stagione. Un consiglio spassionato: chi più spende meglio spende. A metà campionato questa rischia di essere la regola numero uno.

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