Qui non si tratta di processare nessuno, ma un gesto di umiltà, da parte di qualcuno, ci vorrebbe eccome... ad esempio le dimissioni di Giovannini e Indiani

19/12/2010 17:14

Avevamo detto e confermiamo che, fino a giugno, la società rossonera ha il diritto di sbagliare quanto, quando e come vuole. Lo ha fatto e lo sta facendo. Avevamo anche detto che, in caso di doppia sconfitta al Sud nelle ultime due partite, sarebbe stato un dramma e così è stato. Avevamo aggiunto, anche, che mister Indiani non se ne sarebbe andato in caso di doppia batosta perché se ne sarebbe dovuto andare anche Giovannini e la società non vuole né, probabilmente, ha i soldi da spendere per una doppia sostituzione. Oltre, magari, a non saper cosa fare e dove mettere le mani. Però, dopo questa sconfitta c'è un però.

Noi pensiamo che Valentini e Giuliani siano rammaricati per quello che sta succedendo. Mai e poi mai avrebbero potuto immaginarsi di essere a questo punto. Qualcosa e qualcuno non hanno funzionato, ma fare processi postumi non ha senso. Tuttavia, sia Paolo Giovannini sia Paolo Indiani, quest'ultimo ha fatto sette punti in otto partite, dovrebbero avere la dignità e il coraggio di fare un gesto di umiltà che, nel caso, dovrà essere la società a decidere se accettarlo o meno: dovrebbero rassegnare le proprie dimissioni! Favarin aveva detto, in margine a una partita di calcetto alla ex Accademia del Calcio, che si sarebbe seduto sulla riva ad attendere... Da allora di cadaveri ne sono passati diversi e altrettanti, c'è da pensare, sono prossimi a passare sotto gli occhi dell'ex allenatore cacciato via perché considerato il responsabile di questa situazione. Ora sappiamo che non è così. Per cui, con tutto l'affetto, il dispiacere e la sincerità di cui siamo capaci, invitiamo Giovannini e Indiani a presentare le dimissioni nelle mani del presidente Giuliani e in quelle del socio di maggioranza Valentini. Non ci sono altre strade per dare una scossa all'ambiente.