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Il Gruppo Valore lascia e se ne va: la presidenza a Moschini, Leone o Agnitti?

18/01/2011 10:14

La Lucchese ha espugnato il Liberati di Terni e, con sei punti in due partite, si è attestata in una posizione di classifica decisamente più accattivante. Quindi, si può tornare a parlare, più o meno tranquillamente, di società. Ebbene, secondo alcune indiscrezioni filtrate da amici dei soci del Gruppo Valore, il nuovo presidente della Lucchese Libertas 1905 non sarà, come è stato annunciato da più parti, Marco Scaltritti della cooperativa Terra, Uomini e Ambiente. Il patron rossonero dovrà essere un presidente di garanzia che traghetti la società calcistica dal Gruppo Valore ad una nuova entità commerciale disposta ad accollarsi la quota di maggioranza del sodalizio. E' una bomba, ma è la verità. Giovanni Valentini e i suoi compagni di cordata non ne possono più di quella che giudicano una sorta di persecuzione nei loro confronti.

Fatta da Lucca e dai lucchesi. Le lungaggini burocratiche e politiche del consiglio comunale nell'approvazione delle varianti urbanistiche, hanno ancora di più convinto gli azionisti della Valore di Prato che per loro non ci sarà futuro, a Lucca, in ogni caso. La vicenda di viale Einaudi è, a loro avviso, emblematica. La sensazione che hanno è di aver speso impegno e soldi per poi, trovarsi di fronte, un atteggiamento boicottatorio in tutti i sensi. La goccia, tuttavia, che ha fatto traboccare il vaso già colmo della pazienza, mandando, letteralmente, in bestia la cordata pratese, è stato il presunto, diverso e migliore trattamento che l'amministrazione comunale e le forze politiche in generale, avrebbero riservato ai progetti edilizi della Cipriano Costruzioni rispetto a quelli portati avanti dalla Valore Spa.

Ecco, allora, spiegato il motivo del raffreddamento nei rapporti tra i due soci che detengono il capitale sociale della Lucchese. Addirittura, sempre stando ad alcune indiscrezioni filtrate dagli uffici della grande società immobiliare, il Gruppo Valore sarebbe disposto anche a 'regalare' la propria quota di partecipazione nella Lucchese, in altre parole a vendere la medesima ad un prezzo equo che non faccia guadagnare nessuno, ma serva a far entrare nuovi soci disposti a investire nel progetto stadio. Fino ad oggi e nonostante le promesse e le premesse, nessuno si è fatto avanti, salvo Marco Scaltritti che si è già detto pronto ad acquistare una mini-partecipazione. In generale, però, è tutto il mondo delle cooperative interessato ad entrare nel capitale sociale rossonero, a partire dal consorzio Etruria, ma tutti attendono l'adozione definitiva del progetto. Per il resto, di concreto non c'è alcunché. Anche un paio di imprese che, tramite Giuliano Giuliani, si erano fatte avanti dicendosi disposte a raccogliere il 20 per cento ciascuna del capitale, sono sparite nel nulla.

La Valore di Prato, a questo punto, è uscita allo scoperto facendo capire chiaramente che fino a giugno manterrà fede agli impegni assunti, ma, poi, basta. Con Lucca hanno chiuso, questa è la sensazione. Presidente della società di viale San Concordio, quindi, dovrà essere un personaggio capace di raccogliere unanimi consensi intorno al progetto per rilanciarlo e per individuare chi potrà subentrare al gruppo immobiliare pratese. "Abbiamo investito oltre sette milioni di euro in questi anni a Lucca - ha detto uno dei più rappresentativi soci di Giovanni Valentini - e ci siamo visti trattare come nessuno ha mai fatto e come non ci è mai capitato di vedere. Certe disparità di trattamento non ci stanno bene".

Giovanni Valentini, a quanto pare, è stato ripetutamente accusato di non aver saputo gestire in modo adeguato la situazione e, a questo punto, si trova nella non facile situazione di dover tacitare amici e compagni di cordata tutt'altro che soddisfatti. Se, poi, ci si aggiunge la cronica crisi del settore immobiliare, i conti tornano. Saltato Scaltritti che non ne vuole sapere di prendersi la bega della presidenza rossonera, ecco spuntare, come ipotetici Caronte l'assessore allo Sport del Comune di Lucca Lido Moschini, l'ex assessore Luca Leone, l'ex presidente del consiglio comunale Marco Agnitti.


Aldo Grandi 

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