Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Adesso che c'è il nuovo presidente, vorremmo che la società tornasse ad essere vicina, ma molto vicina alla squadra. A cominciare dalle prossime... trasferte
17/02/2011 16:41
Domenica allo stadio, dicono i presenti, ha esordito, in qualità di nuovo presidente della società rossonera, Fabrizio Biagioni, sostituto di Giuliano Giuliani e uomo di fiducia del gruppo Valore Spa e della famiglia Valentini. A scanso di equivoci diciamo subito che noi, con Giuliano Giuliani, in questi suoi due anni e mezzo di presidenza, ci siamo trovati non bene, ma benissimo, nonostante i consueti e comprensibili scontri più o meno quotidiani dovuti, soprattutto, al carattere delle persone coinvolte, noi in primis. Però Giuliani è stato un grande presidente, simpatico, gioviale, disponibile, facile alla risata così come all'incazzatura, ma sempre, sempre attaccatissimo ai colori rossoneri. Ci auguriamo, con tutto il cuore, che torni, prima o poi, a sedere sulla poltronissima della Lucchese Libertas 1905 e consigliamo, vivamente, chiunque dovesse subentrare alla Valore Spa, di proporglielo immediatamente.
Nel frattempo avremo a che fare, non sappiamo bene fino a quando - forse fino al 31 marzo 2011? - con Fabrizio Biagioni, professione geometra, ma, in realtà qualcosa di più impegnativo come lo ha, giustamente, definito l'Architetto: projecting manager del gruppo di Prato. Inoltre ed è questo particolare che ci solletica, ex arbitro di calcio e conoscitore del mondo del pallone. Bene, non abbiamo avuto ancora, almeno chi scrive, il piacere di incontrarlo né, conseguentemente, di conoscerlo, ma una cosa gli vorremmo chiedere come impoegno minimo e massimo allo stesso tempo: di mettere, in questo suo incarico, la stessa partecipazione, se non emotiva, quantomeno professionale, che ci ha investito il suo predecessore. Vorremmo, cioè, che la Lucchese fosse, per lui, qualcosa di più di un semplice incarico più o meno onorifico, ma che lo vedesse vicino alla squadra in questo momento così propizio di risultati visto che, a onor del vero, negli ultimi tempi la società è stata molto, ma molto LATITANTE.
Sabato, ad esempio, c'è la trasferta di Rieti contro l'Atletico Roma, squadra strana, davvero, ma che non ci starà, certamente, a fare l'ennesima brutta figura. Per Marotta e compagni sarà un po' come giocare in uno stadio a porte chiuse o giù di lì, visto che il Flaminio è occupoato dal rugby e che i tifosi della squadra romana si contano sulle dita di due mani. Buona occasione per i tifosi rossoneri di far sentire il proprio calore. Ebbene, vorremmo che Biagioni fosse a Rieti e che, al di là di qualche equivoco avvenuto di recente, ogni trasferta da qui alla fine diventasse, per la Lucchese, motivo di gioia, di sprone a far bene e di soddisfazione societaria, piuttosto che un intralcio o un ostacolo op un imprevisto di natura più o meno economica. Il presidente Biagioni deve dimostrare, a tutti e al pubblico rossaonero in primis, di meritarsi la carica di presidente della Lucchese. Con i fatti e con il cuore prima ancora che con il portafoglio. Noi gli auguriamo di matterci la stessa passione di Giuliano Giuliani e di ricavarne le medesime gratificazioni. I presidenti, come gli allenatori passano, ma la Lucchese, quella vera, resta.