Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Non ci resta che... Giuliano Giuliani. Chi altri vorrà affiancarlo nell'avventura?
15/03/2011 12:10
Chi si estranea dalla lotta è un gran fio de na... Già, si avvicina il 30 giugno e la Lucchese ancora non sa di che morte dovrà morir. Se morte, ovviamente, sarà. Giovanni Valentini, presidente di Valore Spa, socio di maggioranza della società rossonera, ha già detto che, se non arriveranno nuovi soci, spegnerà l'interruttore. Al momento, a quanto pare, non c'è nessuno disposto a rilevare le sue quote nel sodalizio di viale San Concordio. La cordata dei tre ex moschettieri ha fatto fiasco e se ne è tornata, dopo un po' di visibilità, dietro le quinte convinta che acquistare la Lucchese, a certe condizioni, sarebbe una follia. L'Architetto ha incontrato ieri mattina l'assessore Chiari e il sindaco, ma la partita, a questo punto, si gioca in tempi troppo stretti e non è detto che l'amministrazione comunale riesca a ottenere quel che vuole e quel che serve. Valentini ha chiesto in tutti i modi che il sindaco si faccia promotore di una serie di contatti per trovare investitori lucchesi disposti a rilevare piccole quote del capitale sociale, basterebbe anche un 3, 4 per cento. Tutto, ovviamente, sempre ammesso e non concesso che la Cipriano Costruzioni non stia a guardare le stelle, ma aumenti la sua partecipazione.
Ecco, arrivati a metà marzo e in attesa che il progetto per il Porta Elisa, pur con tutte le sue limitazioni, entri nella fase finale, ai tifosi rossoneri resta solamente una speranza: altro che investitori lucchesi o provenienti da altre città. Qui c'è, al momento, solo una persona capace di assumersi una certa responsabilità e quel qualcuno è Giuliano Giuliani di Cipriano Costruzioni. L'imprenditore lucchese ed ex presidente del sodalizio sportivo rossonero, ha confermato in più di un circostanza di non voler vendere la propria quota del 20 per cento e, in più, ha anche ammesso, qua e là, di essere disposto ad incrementarla, magari arrivando, chissà, al 30-35 per cento. Valentini, ammesso che se ne vada anche senza aver venduto, non potrebbe abbandonare una sua creatura come il progetto del Porta Elisa se non con rimpianti e ripensamenti futuri. Sarebbero sufficienti una decina di imprenditori lucchesi disposti ad investire qualche soldo per dare un futuro al calcio della città e, anche, alle proprie imprese e all'economia lucchese che ristagna un po'. Ci sono, a Lucca, venti persone che possono spendere una somma discreta, ma non esosa, per entrare nella storia calcistica della Lucchese? Il salvataggio della Lucchese passa, proprio, da questi elementi. Astenersi, quindi, perditempo e gente in cerca di pubblicità gratuita.
Aldo Grandi