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Adesso basta: comprendiamo tutti, Valentini e Giuliani, la città e i politici, ma chi pensa alla Lucchese e alle sue sorti? Come al solito, solamente i tifosi

03/04/2011 11:38

La pazienza sta per esaurirsi. La vostra come la nostra e a dispetto dei tanti buoni propositi che ci siamo sforzati di coltivare in queste settimane. Siamo, come ben vedete, a inizi aprile e fra un mese circa o poco più finirà il campionato. La Lucchese è salva, ma rischia, salvo improbabili sorprese, di finire il proprio cammino sportivo per mancanza di gente disposta a subentrare al socio di maggioranza, il Gruppo Valore spa di Prato. Il diesse Paolo Giovannini, consigliere di amministrazione della società, più di tanto non può dire e non può fare perché parte in causa ricoprendo un ruolo nevralgico nel sodalizio rossonero. Giovanni Valentini sta vivendo un dilemma che nemmeno l'Amleto di Shakespeare ha vissuto ai suoi tempi. Chiudere baracca e burattini e rimetterci oltre cinque milioni di euro oppure svendere, ammesso che ci sia qualcuno disposto a comprare? Giuliano Giuliani sta alla finestra, ma non può far finta di nulla e, infatti, si domanda come andrà a finire, anche perché lui, di soldi, ce ne ha messi parecchi e perderli senza nemmeno volerlo sarebbe una beffa davvero troppo grande.

Eppure, a guardare la realtà, nuda e cruda, c'è ben poco da rallegrarsi. O il Comune si sbriga - compresi i riottosi della sinistra e della vecchia Dc, a dare il via libera definitivo al progetto stadio, oppure per la Lucchese non ci sarà futuro. Noi, però, siamo bastardi per natura e non possiamo non fare due calcoli: vediamoli.

Supponiamo che la Lucchese arrivi a maggio senza nuovi acquirenti. Valentini e Giuliani dovranno mollare annunciandolo ai quattro venti, ma, così facendo, decreteranno la morte di una società che loro avevano resuscitato. Roba da pazzi! Con che coraggio Giuliani, soprattutto, girerà per le strade di Lucchesia sapendo di essere stato quello che ha assassinato, suo malgrado, la Lucchese? Il padre che uccide il figlio! E Valentini? Altro che viale Einaudi! Tutti a casa.

Poiché siamo convinti che ciò non potrà accadere perché, altrimenti, saremo i primi a chiedere la testa degli eventuali responsabili, passiamo ad un  altro scenario, decisamente più possibilista: nessuno subentra, ma il Comune concede il via libera definitivo al progetto Lucchese. A quel punto Valentini e Giuliani non possono abbandonare il progetto e iscriverebbero nuovamente la Lucchese al campi0onato in attesa degli inevitabili tempi per affittare le supoerfici dello stadio alle aziende e società interessate a farlo ma che, fino ad oggi, non si erano fatte avanti in attesa del via libera finale alla ristrutturazione del Porta Elisa. Questa, ci sembra una ipotesi più plausibile e che vedrebbe in Valentini e Giuliani i salvatori della patria rossonera. Saranno capaci di aspettare?

In mezzo a tutto questo caos, invitiamo i giocatori a pazientare per la riscossione degli stipendi, poiché, come ha detto Valentini, entro il 15 aprile sarà pagato lo stipendio di gennaio. Certo, è facile parlare con i soldi degli altri, ma un po' di pazienza bisogna averla tanto più che non siamo alle prese con la presidenza di Fouzi Hadj che fece fallire la società.

Alla fine, i tifosi, gli unici cui la Lucchese preme davvero, restano a guardare. Fiduciosi, forse, ma delusi e amareggiati. Li comprendiamo, ma devono anche pensare che, tre anni fa, eravamo in terza categoria e, in pochissimo tempo, il minimo indispensabile, siamo tornati in C1. Credetemi gente, c'è di peggio. Nel calcio e non solo.

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