Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Attenzione ai colpi di scena dell'ultimo minuto. Qualcosa bolle in pentola, ma la pentola potrebbe esplodere da un momento all'altro: dipende da chi alzerà il coperchio

06/05/2011 23:29

I protagonisti di questa telenovela rossonera, Giuliano Giuliani da un lato e la Valore dall'altro, stanno giocando una partita a carte coperte. Nessuno dei due, al di là dei propositi e delle belle parole, dice all'altro, concretamente, come stanno le cose. Al termine dell'assemblea dei soci di oggi pomeriggio Fabrizio Biagioni, presidente della Lucchese e uomo di fiducia di Giovanni Valentini, con ampia delega a trattare, ha dato il via libera alla trattativa portata avanti, in questi ultimi tempi, da Giuliani al fine di racimolare una cordata capace di acquisire l'80 per cento delle quote societarie detenute da Valore. Giuliani è ottimista, sente di avere la situazione sotto controllo, sente di essere vicino alla soluzione del problema.

A Prato, però, non si sta con le mani in mano. Giovanni Valentini ha la pellaccia dura e nonostante il non facile momento che sta attraversando, è tutt'altro che disposto a farsi mettere alla berlina da un città che, in realtà e a suo avviso, lo ha sempre tollerato, ma mai amato. L'Architetto è una persona orgogliosa, abituata a dirigere piuttosto che a seguire, più facile al comando che all'obbedienza, ambiziosa e, soprattutto, poco disposta a essere compatita o, peggio ancora, sbeffeggiata o sminuita. Il rapporto con Giuliano Giuliani si è spezzato, da una parte e dall'altra e si va avanti per forza e con formalità, ma la rottura è definitiva. Valentini non può permettersi il lusso di fare il prezioso, ma nemmeno vuole essere preso per il collo o, peggio ancora, ricevere l'elemosina. "Se proprio devo regalare le quote a qualcuno - avrebbe detto - allora le regalo a chi mi pare". Brutto segnale.

C'è qualcosa, nell'aria, che non convince. C'è qualcuno, dietro le quinte, pronto a sferrare lo scatto bruciante degli ultimi metri. Ormai siamo alla stretta finale. Il diesse Giovannini ha chiesto a Biagioni di farsi promotore della richiesta di pagare stipendi e contributi per non incorrere in penalizzazioni di sorta nel prossimo campionato. Biagioni ha incassato e, poi, ne ha parlato con i soci, ma Valentini non vuole più saperne della Lucchese. E' ovvio che bisogna fare appello e affidamento all'esterno. Carruezzo è in Africa, Contino chissà dove, le loro quotazioni appaiono in robusta discesa. Chi conosce Valentini sa che è una persona difficile a farsi intimorire o intimidire, che è uno pronto a replicare ad ogni attacco, uno che si attacca le cose al dito e, poi, se le ricorda pure. Giuliani lo ha messo all'indice, magari anche giustamente, ma l'Architetto è una persona che non ci sta a essere messa alla berlina. E se anche non può non ammettere l'oggettiva difficoltà in cui si trova, è pronto a fare di tutto per uscirne da vincitore. E dimostrare di non aver bisogno degli altri, di quelli che, in particolare, gli sono vicino.

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