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Il punto di Aldo Grandi

Cordata di qui, cordata di là, cordata di su, cordata di giù: ma non è che, alla fine, qualcuno resterà impiccato?

20/05/2011 11:31

Arrivano da tutte le parti. Da Roma, dove Paolo Di Stanislao annuncia chissà quali soci che, poi, nemmeno si fanno sentire forse perché non lo sapevano nemmeno di essere stati coinvolti nel tentativo di acquistare la Lucchese; da Genova, adesso, anche se, consentitemelo, a Genova abbiamo già dato e abbiamo visto tutti com'è andata a finire. Di repliche, quindi, non ne vorremmo. Fatto sta che si annuncia come già raggiunto l'accordo con la cordata proveniente dalla ex repubblica marinara ormai decaduta da tempo, con l'aggiunta che lunedì, ad Albenga (un po' più lontano no eh?) ci sarà la firma. Valentini, socio di maggioranza della Valore spa e il suo braccio destro e sinistro Biagioni, però, smentiscono di avere appuntamenti e, anzi, smentiscono pure di aver raggiunto l'accordo perché, a quanto pare, c'è stata solo un'offerta scritta che, tra l'altro, è quella che aveva già ricevuto Giuliano Giuliani e che, giustamente, aveva lasciato decadere in mancanza delle adeguate garanzie.

I Genovesi, di fronte alle richieste di documenti e di fare i nomi dei soci pronti a intervenire e a entrare nella Lucchese, hanno snobbato Giuliani senza neanche rispondergli né fornire la documentazione richiesta e sono andati direttamente alla fonte, ossia alla Valore spa che avrebbe giudicato interessante la proposta. Non solo. Sono anche andati dal buon Lido Moschini che, non sapendo nemmeno di che pesci si tratta, ha pensato bene e ha fatto bene, di prendere tempo. Biagioni, che non è uno sprovveduto, ha carta bianca, ma vuole garanzie concrete no, come ha detto stamani, vagonate di belle parole che non servono a nulla. Ha detto anche, Biagioni, di sapere chi c'è dietro la cordata genovese: non ne dubitiamo, ma il nome di Luigi Gallo è, sicuramente, una garanzia: ma per lasciar perdere tutto e salutare ringraziando per il tempo perso. Noi la pensiamo così.

Ed è bene chiarire subito quale sarà la posizione di Gazzetta Lucchese e della Gazzetta di Lucca in tutta questa storia: se la Lucchese dovrà avere un futuro in C1 Giuliano Giuliani sarà il presidente e, soprattutto, l'unico interlocutore a cui riconosciamo il diritto di poter parlare e di esprimere giudizi sui potenziali acquirenti del sodalizio rossonero. Questa cordata genovese non ci piace. Così come non ci piaceva quella romana non appena è arrivato Di Stanislao. Se la memoria ha un senso e un valore, allora gente come Di Stanislao e Gallo ha precedenti storici che, con tutta la buona volontà che uno può metterci, non possono deporre a loro favore. Lo diciamo una volta per tutte: solo gente di Lucca o, quantomeno, garantita da Giuliano Giuliani, può salvare la Lucchese. Inoltre e scusate la divagazione, invece di sparare destra e a manca come sta facendo, la cariatide politica Angelini pensasse a trovare qualche imprenditore disposto a investire nella società rossonera.

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