Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Che disfatta! E non veniteci a dire che la colpa è di tutti e di nessuno. Speriamo solo che, adesso, qualcuno cerchi di capire che cosa è accaduto e inchiodi i colpevoli alle loro responsabilità. Noi, i nostri voti, li diamo subito, senza appello
12/07/2011 21:28
Anche a 400 chilometri di distanza la triste morte della Lucchese Libertas 1905 fa male, malissimo. E più passano le ore e più la domanda è sempre la stessa: perché? Perché si è fatta scomparire una società gloriosa come quella rossonera nonostante ci fossero i presupposti per farla continuare a vivere?
La Lucchese è morta per un semplice motivo: perché, da viva, avrebbe creato troppi problemi a tutti mentre, ora che non esiste più, sarà sufficiente un bel concordato preventivo e non ci sarà nemmeno l'onta del fallimento. Eppure noi non abbiamo dubbi sul fatto che ci siano dei colpevoli per questa vergognosa tragedia sportiva la cui vittima, la Lucchese appunto, non prevede, per il suo omicidio, alcuna pena. Già, hanno ucciso la Lucchese dopo essersi sciacquati la bocca con mille parole per dimostrare di volerla salvare. Anche Giuliano Giuliani, alla fine, ha dovuto alzare bandiera bianca costrettovi, probabilmente, dai consigli dei consulenti e soci consapevoli che, probabilmente, è meglio perdere un braccio che la vita stessa.
In una società ipergarantista dove chi sbaglia non paga mai, qui, gli unici ad aver pagato sono stati la Lucchese e i suoi tifosi. Quantificare l'amarezza, la delusione, la tristezza, le conseguenze emotive che tale vicenda, in tutto il suo squallore, hanno causato e causeranno, è impossibile e, inoltre, non interesserebbe nessuno. Eppure quanta sofferenza nei volti e nelle voci di quella gente onesta che, nei colori rossoneri, vedeva qualcosa di più di un semplice calcio al pallone. Noi abbiamo una pagella per tutti i protagonisti e le comparse di questa tragedia, la seconda in quattro anni, che ha devastato il mondo sportivo e non solo della città. E' una vergogna, su questo non c'è dubbio. Una vergogna e una sconfitta per tutti e qualcuno, prima o poi, dovrà rendere conto a qualcun altro. Noi ci auguriamo che siano la magistratura e la Guardia di Finanza a fare chiarezza per spiegare e spiegarci se, in tutto ciò, sono state commesse delle irregolarità.
Giovanni Valentini: 3 Ha sbagliato troppo. Nel non pagare più ciò che doveva pagare, nell'aver ceduto le quote alla Nice srl in cambio di impegni e senza contropartite reali, nel non aver capito che la salvezza della Lucchese sarebbe stata anche la sua, se non altro a livello di immagine. Alla fine, dopo due anni di successi e milioni investiti, gli sono rimasti gli arresti domiciliari, un sequestro dei beni della Valore, una faccia compromessa e l'odio di una città. Davvero imperdonabile. E pensare che il suo progetto per il Porta Elisa era ed è un vero e proprio capolavoroi avveniristico.
Giuliano Giuliani: 5 Per aver tenuto in piedi la baracca, da solo, negli ultimi mesi; per aver fatto di tutto e di più per riuscire a tenere in piedi la barca rossonera; per essersi accollato anche responsabilità e compiti non suoi; per aver, infine, coltivato e fatto coltivare la speranza e l'illusione di potercela ancora fare. Per tutto questo avrebbe meritato un 7 secco, un 10 se fosse riuscito nell'intento. Invece, voto dimezzato per non aver avuto il coraggio di saltare l'ostacolo. Vola solo chi osa anche quando osare appare rischioso, ma, altrimenti, che osare sarebbe? Ha scelto la prudenza con un mucchio di buone ragioni per farlo, ma perché, oggi, non fare il passo decisivo che lo avrebbe consacrato alla storia rossonera? Colpa di chi lo ha consigliato? Merito di chi lo ha fatto desistere? Di sicuro, al momento conclusivo e con la Nice a rompere i coglioni, ha ragionato con la testa piuttosto che con il cuore.
Gabriele Giuliani: 6,5 Voci di corridoio dicono che, oggi e fino all'ultimo, abbia mostrato disponibilità a accollarsi le garanzie della Valore, ma sia stato fermato da suo fratello e dall'altro socio della Cipriano Costruzioni oltre che dal commercialista.
Giuseppe Bulleri: sv Non fosse per i danni che, insieme alla cordata dei genovesi, ha arrecato alla Lucchese, non meriterebbe nemmeno la citazione. Assolutamente insignificante, nella conferenza stampa nell'aula... magna (crunch-crunch) del suo ristorante, un mese fa, anche spocchioso e arrogante.
Paolo Gianni: 7 Assume, negli ultimi, drammatici giorni, un ruolo importante. Disposto e disponibile a tutto pur di salvare la Lucchese. In molti avrebbero dovuto imparare da lui e dalla sua semplicità.
Paolo Giovannini: 6,5 Eccone un altro che avrebbe meritato ben altra sorte e ben altro trattamento. Non ha sbagliato, da Natale in poi, un colpo e anche in quest'ultima odissea, si era fatto in quattro per aiutare la truppa.
Mauro Paolinelli: 5 E' il consulente di casa Cipriano. Per molti è il Gran Colpevole del gran rifiuto di oggi pomeriggio, quando, secondo alcune voci, si è alzato e e se ne è andato. I meglio informati dicono che oggi, quando lo hanno visto seduto al tavolo della contesa, non hanno avuto dubbi sul fatto che non si sarebbe concluso granché. In realtà Giuliano Giuliani lo difende a spada tratta assumendosi ogni responsabilità, ma il fatto che Paolinelli, così dice Valentini, abbia fatto ping-pong tutta la mattina con la Valore per il documento con cui quest'ultima sollevava la Nice da ogni azione di rivalsa, lascia aperta la porta del dubbio. Gabriele Giuliani ha spiegato che Paolinelli cura gli interessi della Cipriano Costruzioni. Avrà fatto, allora, la scelta giusta solo che sarebbe bastato dirlo prima senza attendere l'ultimo minuto.
Fabrizio Biagioni: 4 Impalpabile. Braccio destro di Valentini, amputato quando non era più il caso di tenerlo dov'era. A parte questo, sbaglia clamorosamente sulla cessione delle quote alla Nice srl. Anche lui, come il suo capo, non ha capito granché. Se bastava vendere, allora si poteva farlo con maggiore classe e, in particolare, con più intelligenza e acume.
Mauro Favilla: 4 Pachidermico. Si muove solo quando i tifosi occupano la circonvallazione, ma è troppo tardi. Consiglio: non si ricandidi, i suoi tempi di reazione sono ai limiti della percezione.
Lido Moschini: 4,5 Brilla per la sua assenza nel momento cruciale. Senza infamia e senza lode, ma era stato uno dei più affidabili. Poi, è scomparso dal mucchio e con lui tutta la classe politica di centro destra.
Marco Valentini: 4,5 Acerbo. Ragazzo onesto e pulito, ma commette il grosso, imperdonabile errore di pensare che papà ha sempre ragione. O, comunque, di non far capire che può anche pensarla diversamente. Dispiace per gli insulti che si è beccato oggi pomeriggio, ma la Valore è, inevitabilmente, nel mirino di chi cerca, giustamente, i responsabili del tracollo rossonero.