Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

I Maestrelli tornano a casa. La Lucchese può guardare al futuro con fiducia. Intanto la vecchia Libertas 1905 viaggia a fari spenti verso il fallimento

27/07/2011 23:22

Dicono che l'assessore allo Sport del Comune di Lucca, Lido Moschini, abbia già chiesto all'avvocato Grassani di Bologna di procedere alla richiesta di iscrizione della nuova Lucchese al campionato di serie D, in sovrannumero. Se vera, la notizia confermerebbe quanto trapelato, sia pure in maniera prudente, dall'intervista esclusiva pubblicata alcuni minuti fa a Riccardo Maestrelli. La famiglia mai dimenticata dai tifosi rossoneri farebbe, quindi, ritorno a casa, con papà Egiziano che ha già dato il via libera, con il Cuore di Riccardo che lo ha seguito, ma, ancora, cion la consapevolezza che si tratta di imbarcarsi in un'impresa con la I maiuscola. Certo, viene in mente quando, tre anni fa, la neonata e improvvisata Lucchese di Giovannini giocò la sua prima gara al campo comunale di Capannori. Chi mai avrebbe potuto pensare di tornare così in basso? Comunque sia solo chi cade può risorgere e la Lucchese, ormai, è caduta così tante volte che a rialzarsi dovrebbe aver preso gusto. E' vero, Riccardo Maestrelli si è preso due giorni per decidere e sciogliere i nodi e le perplessità, ma, certamente, deludere così tanta gente che crede in lui e in suo padre sarebbe, davvero, un peccato imperdonabile. La sensazione è che quello che non ha fatto Giuliano Giuliani lo stia per fare Riccardo Cuor di Leone. Cosa? Sottoscrivere con il socio Andrea Bacci l'intero capitale sociale della nuova società dopodiché cedere parte delle quote a quei soggetti che saranno in grado, costituitisi nel frattempo, di affiancare la coppia Maestrelli-Grassi del XXI secolo. Certo, qualora la Lucchese dovesse riprendere a respirare, occorrerà fare alla svelta, con un nuovo allenatore e con una squadra tutta da scoprire, ma Pino Vitale, oggi a Coverciano per assistere a una partita, è lì, pronto a aiutare, come un fratello, Riccardo Maestrelli. Sicuramente si tratta dell'ultima occasione fallita la quale, per un bel po' non si parlerebbe di calcio a Lucca. Sempre nella giornata odierna, presso lo studio del notaio Costantino, Giuseppe Bulleri, amministratore nonché 'esecutore testamentario' del cadavere rossonero denominato Lucchese Libertas 1905, ha posto in liquidazione la società nominando un liquidatore nella persona di Alfredo Tofanelli, commercialista. Obiettivo della cordata dei morti di fame della Nice srl nonché del Gruppo Valore che procederà legalmente, così, almeno, dice, nei confronti dei genovesi, il raggiungimento di un concordato preventivo con i creditori. Per fare questo, tuttavia, servono soldi e, in questo momento, le casse rossonere sono vuote e non destinate a riempirsi. Quindi, più probabile il fallimento con possibile intervento della magistratura ordinaria, soprattutto se, come sembra, alcuni creditori hanno già cominciato a rivolgersi ai propri legali per ottenere il pagamento dei crediti vantati nei confronti della società. Che squallore e che tristezza! Oggi, all'assemblea nella quale Bulleri ha posto in liquidazione la società, non c'era nessuno. Nemmeno Giuliani che, raggiunto telefonicamente, ha detto: "Da tempo, ormai, non vado più alle assemblee dei soci della Lucchese, anche perché, mi pare che quella che è stata fatta sia una vera e propria porcata. Spero e mi auguro che, prima o poi, chi di dovere venga a dare un'occhiata per accertare eventuali responsabilità penali". Ce lo auguriamo anche noi. Di tutto cuore.

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