Leviamo i ganzi di loggia

Il punto di Aldo Grandi

Un ambiente rigenerato e un calcio d'altri tempi: in Eccellenza sì, ma con l'entusiasmo e l'ambizione di chi sa di potercela fare

13/11/2011 22:37

La gara al Porta Elisa ha, tra l'altro, messo in mostra, innanzitutto, un terreno di gioco di un verde meraviglioso e ancor più migliorabile. Segno e segnale che anche chi si occupa del campo si sente partecipe di un progetto e di un'avventura ancor più che un dipendente a libro paga. Quello che sta accadendo alla Fc Lucca è qualcosa di inaspettato e affascinante per la sua semplicità. Oggi, al termine della gara e non è la prima volta, dietro la curva Ovest gli amici del Gruppo Storico e il Gigi Tambellini ristoratore di prestigio hanno messo in scena il terzo tempo con tanto di pentolone con fagioli e salsicce bagnati di vino rosso della casa. C'era l'amico Alessandro Tosi che, di queste cene e di queste iniziative, respira l'aria sin da quando, fine anni '80 inizio anni '90, erano Orrico e lo staff rossonero a frequentare la sua casa ai Tre Cancelli. La fine della Lucchese Libertas 1905 - attualmente , terza categoria - non ha fatto passare l'amore per il calcio a questa gente e grazie a Bruno Russo, alla sua volontà e alla passione di alcuni giovani imprenditori lucchesi, è stata creata questa avventura che sta dando, a tutti, grandi soddisfazioni. Lucca, è vero, è provincia e provinciale, ma è la provincia, ci sia consentito, l'habitat naturale e congeniale alla dimensione umana dell'essere e del vivere quotidiano.

Giannecchini, Gonzadi, De Nicola, Sgrò, Nannini, Micheloni, tutti, in un modo o nell'altro hanno fatto una scommessa e, almeno per ora, la stanno vincendo abbondantemente. La squadra rossonera appartiene, finalmente, a gente di Lucca che a Lucca è nata e cresciuta e che a Lucca ha la propria vita e, per questo, anche la propria reputazione. Dieci punti di vantaggio sulla Massese sono molti, sufficienti per cominciare a progettare l'anno venturo, presumibilmente e a meno di clamorosi rovesci dell'ultim'ora, tra i Dilettanti Nazionali o serie D che dir si voglia. Ci sarà ancora da soffrire e da frequentare impianti sportivi di serie minori, godendo poco, sperando molto, ma questa è la strada da percorrere senza voler affrettare i tempi e consapevoli che questa volta bisogna andarci con i piedi di piombo. Un passo per volta, un euro per volta, ma, soprattutto, unione e solidarietà tra coloro che hanno dato vita a questo progetto perché, come ha detto Giuliano Giuliani nella sua interSvista, la verità e la sincerità sono alla base di tutti i rapporti, professionali compresi.

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