Leviamo i ganzi di loggia
Il punto di Aldo Grandi
Per chi suona la campana? Per la Lucchese Libertas 1905
06/02/2012 23:45
Per chi suona la campana? Ma per la Lucchese Libertas 1905 e i suoi soci oltre al commissario liquidatore Covili Faggioli. Cacciati da Piacenza dove avevano tentato di entrare in società, i Nostri sono riusciti a restare in sella a Lucca anche se non certamente su un purosangue, ma un semplice pony. Comunque sia e nonostante una satiriasi di attivismo incomprensibile ai più, ecco che, fra poche ore il tribunale di Lucca nella sua componente fallimentare sarà chiamato a decidere sulle sorti del sodalizio rossonero. Cosa accadrà? I presupposti per una dichiarazione di fallimento ci sono tutti a meno che il giudice non voglia accettare l'ipotesi di una solvibilità che, a onor del vero, sembra essere lontana anni luce dal vero. Tuttavia la posta in gioco è notevole e la stessa Valore di Prato, sia pure, ormai, fuori gioco per aver ceduto le quote alla Nice srl, il compenso di tale vendita, circa 800 mila euro, non l'ha mai visto né annusato.
Dove sia, quindi, il capitale sociale, nessuno lo sa tranne, forse, l'attuale commissario liquidatore che ha cercato di vendere al miglior offerente marchio e nome prima dell'udienza di domani e non si sa se ci sia riuscito oppure, come sembra, no. Quello che Faggioli e soci non hanno ancora capito è che da Lucca se ne devono andare. In terza categoria, la Lucchese Libertas è una vergogna. Giuliano Giuliani, nonostante tante belle parole e tanto silenzio, non si muove e, formalmente, è ancora proprietario del 20 per cento di quelle quote che, a noi, sembrano solo e soltanto carta straccia priva di alcun valore. Il direttore territoriale del gruippo banco Popolare Piacentini si è augurato che il fallimento non venga dichiarato. Le banche, si sa, non amano i fallimenti, ma non certo per ragioni umanitarie.
Noi attendiamo la decisione del magistrato sapendo che essa non arriverà prima di 36-48 ore. Se sarà fallimento, allora, partirà immediatamente una inchiesta giudiziaria che sfocerà, e ce lo auguriamo, nella caccia a coloro che hanno provocato questa bancarotta fraudolenta. Se, come sperano Faggioli e salsicce, fallimento non sarà, qualcuno dovrà spiegarci con quali soldi - e non ci si venga a dire che essi sono in Lega perché basta fare una telefonata dal tribunale alla Lega a Firenze per sapere che soldi, la Lucchese, non ne deve avere più - verranno onorati i debiti maturati.
Noi, fiduciosi, attendiamo che il nome e il marchio Lucchese Libertas 1905 facciano ritorno dove devono essere ossia in mano alla città di Lucca.